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Operazioni Guardia di Finanza
30.10.2024 - 09:22
La Guardia di Finanza di Verona ha arrestato un imprenditore nel settore dei prodotti petroliferi, insieme al figlio e al commercialista, con l’accusa di frode fiscale milionaria. Su richiesta del Pubblico Ministero, il GIP ha convalidato il fermo, mentre oltre 33 milioni di euro tra conti correnti, quote societarie, beni immobili e mezzi di trasporto sono stati sequestrati.
Le indagini, svolte in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate Nord-Est, hanno portato alla luce un complesso schema di evasione in cui i tre indagati hanno introdotto nel sistema economico crediti d’imposta fittizi per circa 30 milioni di euro e emesso fatture false per oltre 20 milioni di euro, eludendo il pagamento dell’IVA. I falsi crediti IVA sono stati contabilizzati tramite acquisizioni di rami d’azienda e contratti di associazione in partecipazione con soggetti in paradisi fiscali, riducendo significativamente l’IVA dovuta all’Erario.
“Attraverso le proprie società e conti esteri,” spiega il Tenente Colonnello Emanuele Camerota, “i tre indagati hanno accumulato e nascosto capitali derivanti dall’evasione, aggravando una già rilevante posizione debitoria nei confronti del Fisco.” L’Autorità Giudiziaria ha disposto anche il sequestro dello studio del commercialista, delle autocisterne e degli uffici aziendali.
La responsabilità degli indagati sarà accertata con sentenza definitiva, secondo la presunzione di non colpevolezza prevista dalla Costituzione.
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