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Maternità surrogata
31.10.2024 - 09:49
Un oncologo di Padova e il suo compagno sono stati fermati all'aeroporto di Buenos Aires, insieme a una neonata di soli 15 giorni e a una donna di 28 anni originaria di Rosario, Argentina. L'accusa è stata aver concordato una gravidanza surrogata, una pratica che in Italia è considerata illegale e che ora li vede coinvolti in un procedimento giudiziario in Argentina.
Il gruppo, composto dai due uomini, la madre biologica e la neonata, era pronto a imbarcarsi su un volo diretto a Parigi, con destinazione finale l'Italia. Tuttavia, le autorità argentine hanno bloccato il loro viaggio, aprendo un procedimento urgente che vieta loro di lasciare il Paese. Secondo quanto riportato dal quotidiano argentino "La Nacion", i sospetti sono sorti quando la donna si è presentata in aeroporto con uno degli uomini, dichiarando di voler autorizzarlo a viaggiare da solo con la bambina. Un comportamento che ha insospettito le autorità, soprattutto alla luce delle discrepanze economiche tra i due presunti genitori e il fatto che la donna risiedeva in un insediamento povero a Rosario.
La bambina è nata il 10 ottobre in una clinica di Buenos Aires, e secondo l'accordo, sarebbe stata cresciuta in Italia dalla coppia. Tuttavia, le autorità argentine sospettano che la donna abbia accettato l'accordo per necessità economiche, ricevendo un compenso di 6 milioni di dollari argentini, circa 5600 euro. La sua situazione è descritta come precaria: senza lavoro, senza un'istruzione completa e con una figlia minorenne a carico. Questo solleva il dubbio se si tratti di un caso di sfruttamento di donne in condizioni di vulnerabilità, piuttosto che di un semplice accordo di maternità surrogata.
In Argentina, la situazione legale è complessa. Un funzionario ha dichiarato a La Nacion che non è ancora chiaro quale reato sia stato commesso o chi sia il responsabile. Tuttavia, i due uomini italiani e la madre non sono considerati i principali indagati, ma piuttosto vittime di un'organizzazione più ampia che sfrutta le necessità di chi desidera avere un figlio. In Italia, la questione assume un'altra dimensione. La maternità surrogata è vietata e, secondo una nuova legge approvata il 16 ottobre, è considerata un crimine universale. Questo significa che le coppie italiane che ricorrono a tale pratica all'estero, anche in paesi dove è legale, possono essere perseguite penalmente.
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