Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Cronaca

Camisano Vicentino: sevizia il figlio di cinque mesi. L'inquietante ipotesi: un tentativo di provocare disabilità per ottenere sussidi

Il piccolo, ancora in gravi condizioni, è ricoverato a Padova. La polizia indaga sul comportamento del padre, che avrebbe agito con l'intento di sfruttare la sofferenza del bambino per fini economici

Camisano Vicentino: sevizia il figlio di cinque mesi. L'inquietante ipotesi: un tentativo di provocare disabilità per ottenere sussidi

Foto di repertorio

Un caso di violenza domestica che ha scosso l'intera comunità di Camisano Vicentino (VI) sta occupando le cronache locali e le indagini della polizia. Un giovane padre di 22 anni è stato arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti del figlio di appena cinque mesi. Il bambino, ricoverato in gravi condizioni in terapia intensiva all’ospedale di Padova, sarebbe stato vittima di sevizie sistematiche da parte del padre, che secondo gli inquirenti avrebbe cercato di provocare una disabilità permanente nel piccolo, con l’intenzione di sfruttarla per ottenere sussidi pubblici.

Le drammatiche condizioni del bimbo
Il piccolo è ancora ricoverato in prognosi riservata, e le sue condizioni restano critiche. Il bimbo è stato portato all'ospedale di Padova dopo essere stato più volte ricoverato in estate a Vicenza per problemi di salute non spiegabili. I medici dell'ospedale padovano hanno subito notato la gravità della situazione e le ferite sul corpo del bambino, che presentava contusioni e lesioni a livello della bocca e degli organi interni. Gli accertamenti sanitari hanno suscitato il sospetto che il piccolo fosse stato vittima di violenze fisiche ripetute.

L’arresto del padre e le prove schiaccianti
L’arresto del padre è avvenuto grazie ad un'accurata indagine della polizia, che ha posizionato telecamere nascoste nell'abitazione della famiglia. Le immagini raccolte hanno documentato il padre mentre infliggeva violenze al figlio, stringendogli il torace e mettendo le dita in gola. Questi gesti violenti sarebbero stati finalizzati non tanto ad uccidere il bambino, quanto a provocare danni permanenti alla sua salute, una condizione che avrebbe potuto essere sfruttata dal giovane padre per ottenere sussidi sociali.

Il giovane è stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti, lesioni personali aggravate e abuso di potere su un minore. Gli inquirenti sono ora al lavoro per chiarire la dinamica di questi eventi e per stabilire se altri membri della famiglia fossero a conoscenza dei fatti.

Il ruolo della madre e l’incredibile indifferenza
La madre del bambino, che è stata ascoltata dagli investigatori, ha dichiarato di non essere a conoscenza delle violenze subite dal figlio e si è definita estranea ai fatti. Resta però da chiarire come la donna non si sia accorta delle precarie condizioni di salute del piccolo, che più volte era stato ricoverato in ospedale. I medici avevano cominciato a nutrire sospetti quando il bambino non mostrava segni di miglioramento nonostante le cure e peggiorava in modo significativo ogni volta che il padre lo visitava.

Le indagini proseguono con l’obiettivo di ricostruire il quadro completo dei fatti e di verificare se vi siano altre responsabilità, oltre a quella del padre.

Le indagini e l’incidente probatorio
Il pubblico ministero ha richiesto un incidente probatorio, con perizia medico-legale, per raccogliere ulteriori elementi a supporto dell'accusa. Le autorità stanno cercando di capire se la violenza fosse un tentativo premeditato da parte del padre di ottenere benefici economici tramite la disabilità del figlio. Nel frattempo, la polizia continua a monitorare ogni aspetto del caso per far luce su eventuali altri episodi di abuso o coinvolgimento di terzi.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione