Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Cronaca

Sequestro di prodotti ittici a Venezia: frodi sulle tracce di polpi e altri pesci congelati

Le Autorità scoperchiano due operazioni di importazione fraudolenta: oltre 70 tonnellate di pesce congelato sotto sequestro

Sequestro di prodotti ittici a Venezia: frodi sulle tracce di polpi e altri pesci congelati

Foto di repertorio

Un’operazione congiunta della Guardia Costiera e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha portato al sequestro di oltre 70 tonnellate di prodotti ittici congelati provenienti da Senegal e India, scoprendo gravi irregolarità sulla tracciabilità e sull’autenticità delle specie dichiarate. Due distinte operazioni si sono svolte nei porti di Livorno e Venezia, culminando con il sequestro di grandi partite di pesce destinato al commercio sul mercato italiano.

Frode sulle confezioni di polpi provenienti dall'India

L'operazione sul suolo veneto ha avuto origine da un’indagine avviata dalla Guardia Costiera di Venezia, che ha messo sotto la lente di ingrandimento una partita di polpi importati dall'India. Gli ispettori hanno verificato la conformità delle informazioni riportate sulle confezioni di pesce, distribuite da un importatore di Firenze, scoprendo che la documentazione di tracciabilità riportava un genere e una specie diversa rispetto a quella effettivamente contenuta nei pacchi.

A seguito delle analisi DNA sui campioni prelevati, è emerso che le specie di cefalopodi indicate nei documenti non corrispondevano a quelle effettivamente destinate al commercio. L’intera partita, che ammontava a circa 37 tonnellate, è stata anch'essa sottoposta a sequestro amministrativo, e l’importatore è stato deferito alle Autorità competenti.

Un segnale di lotta alla frode alimentare

Questi due interventi sono un chiaro segnale dell’impegno delle Autorità italiane nella lotta contro le frodi alimentari, che danneggiano non solo il mercato, ma anche i consumatori. La tracciabilità dei prodotti ittici è fondamentale per garantire la qualità e la sicurezza alimentare, oltre che per combattere pratiche illegali che minano la concorrenza leale.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione