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Calamità ambientale

Grave crisi per la pesca a Venezia e Chioggia: i pescatori chiedono sostegno dopo il disastro ambientale

La Regione ha già chiesto lo stato di calamità per un settore fondamentale per l’economia e l’identità locale, ora si attende la risposta del Ministero

Allarme ambientale

I pesci morti preoccupano i cittadini

La crisi che sta colpendo la pesca nel territorio di Venezia e Chioggia è ormai una realtà allarmante. I pescatori dei Co.Ge.Vo., presenti oggi in protesta alle Zattere, hanno portato in evidenza la gravità della situazione che coinvolge principalmente la produzione di vongole di mare e fasolari, praticamente azzerata. Tra le cause principali, l’emergenza granchio blu, seguita da mucillagini e alte temperature delle acque, che hanno causato una massiccia moria di prodotto.

L’assessore regionale alla Pesca, Cristiano Corazzari, ha confermato che la Regione del Veneto ha già deliberato la richiesta di stato di calamità naturale. Ora, secondo la procedura, ci si attende una risposta da parte del Ministero competente entro trenta giorni. Questo provvedimento permetterà alle imprese del settore di accedere al Fondo di Solidarietà Nazionale, essenziale per far fronte alla grave crisi.

"La pesca è un settore strategico per il Veneto", ha dichiarato Corazzari. "Rappresenta non solo un comparto economico fondamentale, ma anche un pezzo della nostra identità e tradizione. Dobbiamo sostenere i nostri pescatori, attivando anche progetti di semina per far ripartire il ciclo produttivo".

In seguito alla protesta, Corazzari ha incontrato una delegazione di pescatori a Palazzo Ferro Fini e, nel pomeriggio, ha partecipato a un incontro con l’assessore al Lavoro, Valeria Mantovan, per affrontare la questione degli ammortizzatori sociali. Mantovan ha sottolineato l’importanza di sospendere i contributi Inps dovuti dalla categoria, dando così un "respiro" alle imprese in difficoltà, mentre si continua il dialogo con il Ministero delle Politiche agricole e l’Inps.

Entrambi gli assessori hanno ribadito il valore cruciale del settore ittico non solo per l’economia veneta ma anche per la salvaguardia delle risorse marine. L’auspicio è che la crisi possa essere superata, con il supporto delle istituzioni e il coinvolgimento diretto dei pescatori nelle attività di ripristino ambientale.

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