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Caso Alice Toniolli

Inchiesta sull'incidente di Alice Toniolli: verso l'archiviazione per mancanza di denuncia

L'indagine sull'incidente ciclistico di Alice Toniolli si avvia alla chiusura: scaduti i termini per la denuncia

Inchiesta sull'incidente di Alice Toniolli: la sicurezza del percorso sotto esame

Foto di repertorio

L'inchiesta sull'incidente che ha coinvolto la giovane ciclista Alice Toniolli sembra destinata a chiudersi senza ulteriori sviluppi. Ieri, 14 novembre, sono scaduti i termini per la presentazione della querela, lasciando il fascicolo aperto dal pubblico ministero Michele Permunian in una sorta di limbo giudiziario. L'incidente, avvenuto il 14 agosto durante il 62° Circuito dell'Assunta a Vittorio Veneto, ha visto la 19enne trentina coinvolta in una caduta che ha sollevato interrogativi sulla sicurezza del percorso e sulle responsabilità degli organizzatori.

Nonostante la gravità delle ferite riportate da Alice Toniolli, che è stata risvegliata dal coma farmacologico solo lo scorso settembre, la querela non è stata formalizzata. Questo ha portato inevitabilmente verso l'archiviazione del caso, con il proscioglimento degli indagati: Giacomo Salvador, presidente dell'associazione cicloturistica Vittorio Veneto, e Giulio De Nardi e Daniele Borsoi, rispettivamente direttore e vice-direttore della corsa. Le accuse di lesioni personali colpose, mosse dalla procura di Treviso, non potranno quindi essere perseguite in assenza di una denuncia formale.

Gli avvocati difensori Stefano Trubian e Alberto Manconi hanno sottolineato come, nonostante non fosse obbligatoria una comunicazione formale della querela, non abbiano ricevuto alcuna notifica in tal senso. 

L'indagine aveva sollevato dubbi sulla sicurezza del percorso di gara. Alice Toniolli era finita contro un muretto di cemento, che secondo le ipotesi del sostituto procuratore avrebbe dovuto essere protetto. Gli accertamenti della polizia locale di Vittorio Veneto avevano rilevato irregolarità, e si era ipotizzato che il manufatto dovesse essere dotato di paracolpi in gomma piuma. Inoltre, si era discusso se gli organizzatori avessero ricevuto indicazioni per mettere in sicurezza la spalletta di cemento, come previsto dal disciplinare dell'UCI.

Le condizioni di Alice Toniolli, sebbene clinicamente stabili, restano preoccupanti. Le ferite riportate potrebbero avere conseguenze permanenti, e la decisione della famiglia di non presentare denuncia solleva interrogativi sul futuro della giovane ciclista. Il padre di Alice, che aveva assunto il ruolo di curatore speciale, era stato sollecitato dagli inquirenti a formalizzare la querela, ma la famiglia ha scelto diversamente. Una scelta che, se da un lato chiude la porta a un procedimento giudiziario, dall'altro lascia aperta la questione della sicurezza nelle competizioni sportive.

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