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Legalità e Made in Italy

Agromafie, Coldiretti Veneto in prima linea per combatterle

Coldiretti Treviso sostiene le iniziative della Federazione regionale contro le infiltrazioni mafiose nel settore agroalimentare, con progetti mirati che coinvolgono istituzioni e scuole

Agromafie

Foto del convegno

Coldiretti Veneto prosegue con il suo impegno nella lotta contro le agromafie, un fenomeno che minaccia la sicurezza, la qualità e la reputazione dei prodotti agroalimentari italiani. L'Osservatorio Agromafie, organismo di cui Coldiretti è promotore a livello nazionale, ha attuato importanti azioni mirate in Veneto, portando avanti un'incessante campagna di sensibilizzazione che coinvolge enti, istituzioni e scuole.

Un percorso che è stato illustrato anche a Verona, in occasione del convegno "Come studiare le mafie: analisi interdisciplinare", organizzato da Unioncamere e Regione del Veneto. Durante l'evento, Alberto Bertin, responsabile dell'area legislativa di Coldiretti Veneto, ha fornito una panoramica sulla crescente incidenza delle infiltrazioni mafiose nel settore primario.

L'iniziativa, che si avvale della collaborazione di numerosi enti, tra cui l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF), i carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare e la Guardia di Finanza, ha permesso di realizzare importanti ricerche e di promuovere attività educative nelle scuole di ogni ordine e grado. L'obiettivo è sensibilizzare le nuove generazioni sui segnali di presenza mafiosa e sulle buone pratiche per contrastarla.

Come ha spiegato Bertin durante il convegno, le infiltrazioni mafiose minacciano non solo la sicurezza dei prodotti, ma anche l'immagine del Made in Italy nel mondo. Le agromafie operano attraverso pratiche illecite come il furto di attrezzature agricole, il caporalato, le truffe ai danni dell'Unione Europea, e il controllo di intere filiere, dai supermercati ai ristoranti. Secondo l'Osservatorio Agromafie, il valore del business criminale legato al settore agroalimentare è stimato in oltre 24,5 miliardi di euro.

"Il cibo è diventato una delle principali aree di interesse della criminalità organizzata", ha sottolineato Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Veneto, che recentemente ha partecipato a un'audizione in Regione. "In tempi di crisi, le mafie comprendono la strategicità del settore agroalimentare, che consente loro di infiltrarsi nella società civile in modo capillare". Salvan ha ribadito l'importanza di prevenire le condizioni che favoriscono tali fenomeni e ha fatto appello a politiche che garantiscano una distribuzione equa del valore lungo tutta la filiera.

Il presidente di Coldiretti Veneto ha inoltre evidenziato la necessità di creare politiche attive per sostenere le aziende agricole, in particolare per quanto riguarda il reperimento di manodopera, spesso straniera, e per favorire condizioni di vita dignitose per i lavoratori agricoli.

L’impegno di Coldiretti Veneto, dunque, continua con determinazione, coinvolgendo tutti gli attori del territorio nella lotta contro le agromafie per tutelare la legalità, la sicurezza alimentare e la reputazione del Made in Italy.

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