Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Aggressione in pronto soccorso

Emergenza al Pronto Soccorso di Mestre: paziente psichiatrico minaccia gli operatori sanitari

Momenti di tensione nella mattinata: le forze dell’ordine immobilizzano un cinquantenne con atteggiamenti violenti

Caos al Pronto Soccorso di Mestre

Foto di repertorio

Nuovo episodio critico al Pronto Soccorso dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre questa mattina, dove un paziente ha dato in escandescenze, costringendo gli operatori sanitari a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza di personale e pazienti.

Il protagonista dell’episodio, un uomo di origine straniera di circa 50 anni, si era presentato ieri sera in ospedale con un quadro clinico lieve. Dopo essere stato triagiato e sottoposto agli esami necessari, l’uomo aveva manifestato il desiderio di restare nella sala d’attesa per ripararsi dal freddo. Fino alle prime ore della mattina, il suo comportamento non aveva destato preoccupazioni.

La situazione è degenerata verso le 7:00, quando il paziente ha iniziato a mostrare atteggiamenti aggressivi e minacciosi nei confronti del personale. In un crescendo di tensione, l’uomo ha brandito uno scalpello, inizialmente riposto nello zaino, usandolo per intimidire gli operatori. Quando si è ripresentato alla guardiola del triage in atteggiamento ostile e con l’attrezzo in mano, il personale ha prontamente messo in atto le procedure di sicurezza, allertando la vigilanza interna e le forze dell’ordine, già avvisate in precedenza.

L’intervento degli agenti ha permesso di immobilizzare l’uomo e mettere in sicurezza il reparto. Il paziente, ritenuto in stato di necessità psichiatrica, è stato poi ricoverato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale.

La dottoressa Chiara Berti, Direttrice dell’Ospedale dell’Angelo, ha sottolineato l’importanza della formazione specifica degli operatori in situazioni simili: "Pur se spiacevole, questo episodio rientra nel ventaglio di emergenze che il personale dell’urgenza è formato a gestire. Voglio evidenziare la professionalità dimostrata da tutti, unita alla prontezza del nostro protocollo operativo."

Il protocollo, frutto di un lungo lavoro congiunto con le forze dell’ordine, il Suem118 e la Psichiatria, si è rivelato efficace anche in questa circostanza. Tuttavia, la direttrice ammette che l’aumento della frequenza di episodi critici sta mettendo alla prova il sistema: "Non ci aspettavamo di doverlo attivare così spesso, seppur in situazioni ogni volta diverse."

L’episodio segue di pochi giorni un altro grave caso di violenza al Pronto Soccorso, evidenziando una crescente necessità di tutela per i sanitari in prima linea. La direzione dell’ospedale ha espresso gratitudine al personale e alle forze dell’ordine per il lavoro svolto, ribadendo l’importanza di sinergie operative per garantire la sicurezza in contesti di emergenza-urgenza.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione