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Cronaca
01.12.2024 - 12:56
foto di repertorio
L'incidente avvenuto ieri pomeriggio sul Canal Salso ha visto un semicabinato sfrecciare a forte velocità, urtando la prua di una canoa e seminando il panico tra i giovani atleti in allenamento.
Era un pomeriggio di allenamenti per il gruppo di ragazzi tra gli 8 e i 12 anni della Canottieri Mestre, quando l'imprevisto ha fatto capolino. All'altezza della Mavive, una barca a motore ha colpito la prua di una canoa, spaventando un giovane di 12 anni. Fortunatamente, il ragazzo è riuscito a mantenere l'equilibrio, evitando di cadere in acqua, e gli istruttori sono intervenuti prontamente per soccorrerlo.
Dopo l'impatto, il semicabinato ha proseguito la sua corsa, zigzagando tra le altre canoe, fino a schiantarsi contro una barca da trasporto. Il conducente, anziché fermarsi, ha abbandonato il mezzo nel cantiere di Claudio Mardegan, fuggendo a piedi. Un comportamento che ha spinto la Canottieri Mestre a prendere provvedimenti. "Abbiamo la targa della barca e stiamo scrivendo la denuncia da consegnare alla questura di Venezia", dichiarano i responsabili, decisi a far luce sull'accaduto e a prevenire futuri incidenti.
L'incidente di ieri non è un caso isolato. La Canottieri Mestre denuncia da tempo la pericolosità delle imbarcazioni a motore che sfrecciano nell'area di allenamento, spesso senza rispettare i limiti di velocità. "Abbiamo contato circa 200 barche a motore in un'ora, nessuna rispettava i limiti di sette chilometri e mezzo all'ora", spiegano. Un problema che mette a rischio la sicurezza di centinaia di soci, dai più piccoli agli anziani, che frequentano quotidianamente la struttura.
Mentre la denuncia prendeva forma, la Canottieri ha ricevuto una telefonata inaspettata: la famiglia del conducente del semicabinato ha contattato l'associazione per scusarsi dell'accaduto. Un gesto apprezzato, ma che non ferma la determinazione della Canottieri nel proseguire con la denuncia.
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