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Protesta in ateneo
02.12.2024 - 18:23
Foto di repertorio
L'Università di Padova si prepara a fare i conti con i disservizi, a causa della protesta delle lavoratrici e dei lavoratori in appalto che operano nelle biblioteche e nelle aule didattiche. Dopo un'assemblea che si è svolta il 29 novembre, la Filcams Cgil di Padova ha proclamato lo stato di agitazione per il personale impiegato, a partire da domani, martedì 3 dicembre. La protesta riguarda i dipendenti di Euro&Promos FM Spa, azienda che gestisce i servizi in appalto per l'Ateneo, e che, tramite Aps Holding srl, impiega lo stesso personale anche nei musei civici di Padova, tra cui Palazzo Zuckermann, Palazzo della Ragione e il Centro San Gaetano.
Il blocco del lavoro supplementare, una delle misure principali della protesta, avrà come effetto la possibile riduzione dei servizi offerti, con rischi concreti di chiusura delle biblioteche e aule didattiche. Il presidio, previsto per domani dalle 10.00 alle 12.00, si terrà sul Liston, davanti a Palazzo Bo, con un punto stampa fissato per le 11.30.
Secondo Marquidas Moccia, Segretaria Generale della Filcams Cgil di Padova, il personale coinvolto è composto principalmente da giovani lavoratori, molti dei quali ex studenti universitari, che garantiscono l'apertura degli spazi dedicati allo studio e alla ricerca. "Nonostante i ripetuti tentativi di risoluzione della vertenza e le numerose segnalazioni, le condizioni di lavoro restano insostenibili. Le lavoratrici e i lavoratori sono costretti a vivere in una condizione di precarietà, con contratti a ore molto limitate e l'obbligo di svolgere un numero eccessivo di ore supplementari, a qualsiasi ora del giorno e della settimana", ha dichiarato Moccia.
La dirigente sindacale ha sottolineato anche la mancanza di rispetto del Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori (CCNL) Multiservizi da parte di Euro&Promos FM Spa. "Questa situazione non è più accettabile – ha concluso Moccia – e le lavoratrici e lavoratori sono determinati a far sentire la loro voce. È ora che qualcuno si renda conto dell’importanza di questo personale e della necessità di garantire loro condizioni di lavoro dignitose".
Con la mobilitazione che entra nel vivo, l'Ateneo padovano e i cittadini si preparano a possibili disagi se la situazione non verrà risolta in tempi brevi.
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