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Cronaca
04.12.2024 - 09:40
In un'operazione che ha scosso le fondamenta del crimine organizzato tra Mestre e Vieste, i Carabinieri del ROS hanno portato alla luce una complessa rete di traffico di stupefacenti e favoreggiamento alla latitanza. L'operazione, condotta in collaborazione con la Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, ha portato all'arresto di sette persone, accusate di gestire un canale internazionale di droga e di supportare la fuga del noto boss Marco Raduano.
La figura centrale di questa intricata vicenda è Marco Raduano, un nome ben noto alle forze dell'ordine. Raduano era riuscito a evadere dal carcere di Badu e Carros, situato a Nuoro, il 24 febbraio 2023. La sua fuga aveva destato scalpore e preoccupazione, ma il primo febbraio di quest'anno, le autorità sono riuscite a rintracciarlo e arrestarlo in Corsica. Tuttavia, la sua latitanza non è stata un'impresa solitaria. Un gruppo di fiancheggiatori, ora arrestati, avrebbe giocato un ruolo cruciale nel garantirgli protezione e supporto logistico durante la sua fuga.
L'indagine ha rivelato un sofisticato sistema di traffico di stupefacenti che collegava la Spagna all'Italia. La droga, di vario tipo, veniva spedita in pacchi postali direttamente dalla Spagna verso Vieste, nel cuore del Gargano. Questo canale di approvvigionamento, apparentemente innocuo, si è rivelato essere un business estremamente redditizio per la rete criminale.
L'operazione, frutto di mesi di indagini e sorveglianza, è stata eseguita in seguito a un provvedimento cautelare emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Bari. Gli arresti sono stati effettuati tra Vieste e Mestre, due località che, sebbene geograficamente distanti, erano unite da un filo invisibile di attività illecite. Le accuse mosse contro gli arrestati sono gravi: traffico internazionale di stupefacenti, spaccio e favoreggiamento.
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