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Cronaca
04.12.2024 - 14:31
Foto di repertorio
La morte di Marco Magrin, un uomo di 53 anni senza fissa dimora, trovato privo di vita in un garage senza riscaldamento a Treviso, sta suscitando forti reazioni politiche. Il decesso è avvenuto nella giornata di ieri e secondo quanto riportato, Magrin era stato sfrattato dalla sua abitazione per via dell’impossibilità di pagare l’affitto, nonostante avesse un lavoro regolare ma con un salario insufficiente.
Marco Furfaro, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Affari Sociali, ha commentato duramente l’accaduto, dichiarando che la morte di Magrin rappresenta una "morte di Stato". Secondo Furfaro, la tragedia non è semplicemente il frutto del caso o della sfortuna, ma una conseguenza diretta di scelte politiche che hanno ridotto le misure di protezione sociale.
«Magrin era un “moroso incolpevole”, una persona che non riusciva più a far fronte al pagamento dell'affitto non per sua colpa, ma a causa di un sistema economico che non supporta adeguatamente chi si trova in difficoltà», ha spiegato Furfaro. «Fino a due anni fa, esistevano degli strumenti come il fondo per la morosità incolpevole e il reddito di cittadinanza, che aiutavano le persone in situazioni simili a sopravvivere. Ora, con le politiche del governo Meloni, questi fondi sono stati drasticamente ridotti, mettendo a rischio centinaia di famiglie».
Furfaro ha esortato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a riflettere sui provvedimenti adottati dal suo governo e a rivedere la politica sociale del Paese. «Morire di freddo per la mancanza di un tetto e di un aiuto economico è una vergogna inaccettabile per una nazione civile», ha aggiunto il parlamentare del PD, che ha ribadito l’importanza di ripristinare i fondi necessari a sostenere le persone vulnerabili.
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