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Cronaca
08.12.2024 - 18:40
Ospedale Borgo Trento Verona
Un'altra notte di tensione ha scosso il Pronto Soccorso di Borgo Trento a Verona, dove un giovane in evidente stato di alterazione ha seminato il panico tra il personale sanitario. L'episodio, avvenuto lo scorso venerdì 6 dicembre, ha visto l'aggressore lanciare scatolette di tonno e una tastiera di computer contro gli operatori, prima di armarsi di una pedana per sedia a rotelle per minacciare ulteriormente il personale. Questo ennesimo atto di violenza ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei presidi sanitari, sollevando interrogativi urgenti sulla protezione di chi lavora in prima linea.
Non è la prima volta che il Pronto Soccorso di Borgo Trento si trova al centro di episodi di violenza. Solo un mese fa, due infermieri erano stati feriti in circostanze simili, e l'ultimo incidente non fa che confermare una tendenza preoccupante. Stefano Gottardi, segretario generale della UIL FPL di Verona, ha espresso la sua frustrazione per la mancanza di misure concrete: "Nulla è cambiato", ha dichiarato, sottolineando come le procedure di segnalazione interna non abbiano ricevuto l'attenzione necessaria. La domanda che sorge spontanea è: quanto ancora dovranno sopportare i nostri operatori sanitari prima che si intervenga in modo decisivo?
La situazione è particolarmente critica durante i fine settimana, quando la pressione sui pronto soccorso aumenta e gli episodi di violenza diventano più frequenti. Gottardi ha evidenziato la totale mancanza di supporto per le vittime di aggressioni, nonostante l'esistenza di un servizio di psicologia clinica. "I professionisti sanitari si trovano soli e senza adeguato supporto", ha affermato, richiamando l'attenzione sulla necessità di un personale dedicato alla gestione e al contenimento di individui in stato di alterazione.
La richiesta di Gottardi è chiara: "Non bastano più le parole, servono fatti tangibili". A nome di tutti i professionisti del settore, ha rivolto un appello al Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi affinché intervenga con azioni concrete per garantire la sicurezza dei presidi sanitari. I pronto soccorso rappresentano un punto di riferimento cruciale per i cittadini in caso di emergenza sanitaria, e la loro protezione deve diventare una priorità. Nonostante i fondi stanziati, questi risultano ancora insufficienti di fronte ai tempi di attesa e alla crescente necessità di tutela.
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