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Cronaca

Belluno, imprenditore condannato: rubò più di 350 mila euro a una donna sotto tutela

La sentenza del Tribunale di Belluno dopo un’accurata indagine della Guardia di Finanza

Treviso: Truffatori nascondevano soldi nei tubi delle patatine, colpiti soprattutto gli anziani

Foto di repertorio

Luciano Pasin, un imprenditore di 78 anni, è stato condannato a tre anni di reclusione per peculato dal Tribunale di Belluno. L’uomo, che ricopriva il ruolo di tutore giudiziale di una donna interdetta dal Tribunale di Belluno nel 2008 e deceduta nel 2021, è stato accusato di aver sottratto ingenti somme di denaro dalla sua tutelata.

Secondo la ricostruzione delle indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Belluno con il supporto di un nuovo amministratore di sostegno, Pasin avrebbe gestito in maniera negligente e sconsiderata il patrimonio della donna, appropriandosi di una parte consistente delle sue risorse finanziarie. Tra le azioni incriminate, figurano il prelievo di 84.607 euro dal conto corrente della donna, nonché l'appropriazione della sua quota di eredità legittima, pari a 350.000 euro, destinata alla sorella della vittima. Inoltre, nel 2016, Pasin aveva venduto un immobile di famiglia, in comproprietà con la sorella, senza il consenso della stessa.

Le indagini sono partite nel dicembre 2019, quando il Gip di Belluno emise un decreto di sequestro preventivo che riguardò immobili e denaro per un totale di 303.043 euro. La Guardia di Finanza aveva sequestrato circa 5.000 euro sui conti correnti di Pasin e sette immobili, tra cui appartamenti e garage a Belluno e Treviso.

La condanna è stata emessa l’11 dicembre e, seppur il risarcimento delle somme sottratte sia stato effettuato, il Tribunale ha riconosciuto la gravità delle azioni compiute dall’imprenditore. Pasin ha infatti restituito quanto dovuto allo Stato e ha risarcito gli altri coeredi. Il caso evidenzia l'importanza di un'attenta gestione dei patrimoni sotto tutela e l'impegno delle forze dell'ordine nel contrastare reati legati alla mala gestione di fondi e beni altrui.

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