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Furti e violazioni di legge: tre denunce in provincia di Padova

Carabinieri impegnati in controlli e interventi sul territorio durante il weekend del 14 dicembre

Furti e violazioni di legge: tre denunce in provincia di Padova

Diverse denunce sono state eseguite dai Carabinieri nella provincia di Padova tra il 13 e il 14 dicembre, nell’ambito di attività di controllo e prevenzione dei reati.

Il 14 dicembre, i Carabinieri della Sezione Radiomobile hanno denunciato un 29enne italiano residente a Piacenza d’Adige per furto aggravato. Il giovane, accusato di aver rubato due giacche dal punto vendita OVS di via San Fermo, è stato sorpreso dal personale di vigilanza. Alla perquisizione, i militari hanno rinvenuto la merce rubata, che è stata restituita al negozio. L’uomo dovrà rispondere dell’accusa all’Autorità Giudiziaria.

Sempre il 14 dicembre, i Carabinieri della stazione di Padova Prato della Valle hanno denunciato un tunisino di 45 anni senza fissa dimora per furto con destrezza. Approfittando della distrazione di una donna che sorseggiava un caffè in un bar di via Balbo, l'uomo ha rubato il suo zaino, contenente effetti personali. La vittima ha immediatamente chiamato i Carabinieri, che dopo pochi minuti hanno fermato il ladro. Oltre allo zaino, i militari hanno trovato una piccola quantità di hashish, che è stata sequestrata. L'uomo dovrà rispondere dell'accaduto e sarà anche segnalato alla Prefettura come assuntore di stupefacenti.

Il 13 dicembre, durante un controllo a Piazza Garibaldi a Padova, i Carabinieri hanno denunciato due uomini per reati legati alla violazione delle normative italiane. Un tunisino di 29 anni, sottoposto a detenzione domiciliare, è stato denunciato per evasione, mentre un altro tunisino di 18 anni, privo di documenti, è stato denunciato per immigrazione clandestina. Entrambi erano già noti alle forze dell'ordine. L’evaso è stato riaccompagnato alla sua residenza per proseguire la detenzione domiciliare, mentre il 18enne è stato invitato a regolarizzare la sua posizione in Questura.

Tutti e tre gli episodi sono attualmente oggetto di indagini preliminari. Gli indagati devono ritenersi non colpevoli fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.

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