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Arzignano: confermata la condanna per omicidio per Raoul Singh, il giovane che ha ucciso il padre

La Corte di Cassazione respinge l'ultimo ricorso e conferma la pena di 24 anni per il giovane

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Foto di repertorio

Il caso di Raoul Singh, giovane di 22 anni originario dell'India e residente ad Arzignano, ha segnato profondamente la comunità di Arzignano e ha sollevato interrogativi sulla giustizia e le dinamiche familiari. La Corte di Cassazione ha recentemente confermato la condanna a 24 anni di reclusione per omicidio volontario, respingendo l'ultimo ricorso dei suoi legali. La vicenda risale al 19 agosto di quattro anni fa, quando Raoul Singh ha ucciso il padre, Arvinder Singh, nell'abitazione di famiglia di via Tagliamento.

Un contesto familiare segnato dalla violenza
La vicenda di Raoul Singh si inserisce in un contesto familiare segnato da violenze domestiche e abusi. Durante il processo, il giovane ha raccontato le sofferenze vissute con un padre alcolista e violento, sostenendo di aver agito per difendere se stesso e sua madre. Arvinder Singh era stato denunciato poco prima dell'omicidio per maltrattamenti in famiglia. Tuttavia, le indagini hanno rivelato che Raoul potrebbe aver simulato un'aggressione da parte del padre per giustificare l'omicidio.

Le attenuanti e la difesa del giovane
Inizialmente condannato all'ergastolo, Raoul Singh ha visto la pena ridursi a 24 anni in seguito all'intervento della Corte d'Appello di Venezia, che ha riconosciuto le attenuanti generiche, considerandole equivalenti all'aggravante del rapporto di parentela. La difesa ha sottolineato la condotta del giovane, descrivendolo come un individuo che ha affrontato il processo con determinazione. 

La ricostruzione dei fatti
Il delitto è stato oggetto di un'accurata indagine. L'11 agosto 2020, Arvinder Singh avrebbe aggredito il figlio con un coltello. Nonostante le testimonianze di Raoul e della madre, che hanno sempre sostenuto la versione del giovane, le indagini hanno riscontrato incongruenze nei loro racconti. La procura, supportata dalle indagini dei carabinieri di Valdagno, ha concluso che Raoul ha agito con premeditazione, escludendo la legittima difesa.

La condanna definitiva
Con la sentenza della Corte di Cassazione, la condanna a 24 anni di reclusione per omicidio volontario diventa definitiva. I giudici hanno confermato l'impianto accusatorio, ritenendo Raoul Singh colpevole del delitto. 

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