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Scandalo finanziamenti pubblici

Verona, arresti e sequestri per due milioni: finanziamenti pubblici destinati a supercar

Un'indagine delle forze dell'ordine ha portato all'arresto di tre persone accusate di malversazione, riciclaggio e autoriciclaggio

polizia verona

Immagine di repertorio

Un’operazione congiunta tra la Squadra mobile di Verona e il Nucleo di Polizia economico-finanziaria delle Fiamme Gialle ha portato a due arresti in carcere e a un altro arresto agli arresti domiciliari, insieme al sequestro di beni per un valore complessivo di oltre due milioni di euro. I tre indagati sono accusati di malversazione di erogazioni pubbliche, riciclaggio e autoriciclaggio, crimini commessi in concorso tra l’agosto 2022 e febbraio 2023.

Al centro dell'inchiesta, i fondi pubblici destinati a sostenere le piccole e medie imprese, erogati dal Medio Credito Centrale (MCC), una banca partecipata interamente da Invitalia, società sotto il controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, un noto commercialista veronese, con la collaborazione di due complici, avrebbe dirottato i finanziamenti verso una concessionaria di supercar del capoluogo scaligero, anziché destinarli agli scopi aziendali previsti dal piano di finanziamento.

Le indagini hanno messo in luce un meccanismo fraudolento che ha danneggiato il sistema di erogazione dei fondi pubblici, destinati a stimolare lo sviluppo economico delle imprese locali, ma finiti, invece, nelle tasche di chi operava illecitamente. L’operazione, coordinata dalla Procura di Verona, ha permesso di sventare il reimpiego di capitali in attività lontane dalle finalità economiche per cui erano stati concessi.

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