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Processo lampo
07.01.2025 - 18:43
Renato Boraso
Quattro delle persone coinvolte nell'inchiesta per corruzione che ha travolto il Comune di Venezia, tra cui l'ex assessore Renato Boraso, andranno a processo. La decisione arriva dal Gip di Venezia, Alberto Scaramuzza, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero. L'udienza è fissata per il 27 marzo.
VENEZIA - Un nuovo capitolo si apre nell'inchiesta per corruzione che ha messo nel mirino il Comune di Venezia. Il Gip di Venezia, Alberto Scaramuzza, ha deciso di disporre il giudizio immediato per quattro degli indagati, attualmente agli arresti domiciliari, tra cui l'ex assessore alla Mobilità Renato Boraso. Con lui, dovranno rispondere davanti ai giudici anche gli imprenditori Daniele Brichese, Francesco Gislon e Fabrizio Ormenese.
L'inchiesta, condotta dai pubblici ministeri Federica Baccaglini e Roberto Terzo, si concentra su una serie di operazioni immobiliari sospette realizzate nel territorio del Comune di Venezia e nella città metropolitana. Tra gli atti illeciti contestati vi sarebbero la realizzazione di parcheggi, infrastrutture materiali e immateriali, lavori di manutenzione nelle scuole, e soprattutto il cambio di destinazione d'uso di aree per favorire operazioni a sfondo speculativo.
Secondo l'accusa, Boraso sarebbe stato il principale interlocutore delle imprese coinvolte, coordinate in un presunto giro di affari che prevedeva il pagamento di mazzette in cambio di atti amministrativi favorevoli. Il processo, che si aprirà il 27 marzo, potrebbe fare luce su uno dei più scottanti episodi di corruzione che hanno colpito l'amministrazione locale, con ampie ricadute sulla politica e sull'economia della città di Venezia.
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