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Due giovani restano in carcere per l'omicidio di Francesco Favaretto: il Riesame conferma la custodia cautelare

Il Tribunale del Riesame di Venezia respinge il ricorso: Toluwaloju McLinkspual Ade e Angelo Riccardo Ozuna restano in prigione

Due giovani restano in carcere per l'omicidio di Francesco Favaretto: il Riesame conferma la custodia cautelare

Nel pomeriggio del 10 gennaio, il Tribunale del Riesame di Venezia ha respinto il ricorso presentato dai legali di Toluwaloju McLinkspual Ade e Angelo Riccardo Ozuna, i due giovani accusati dell'omicidio di Francesco Favaretto. La decisione conferma la misura cautelare detentiva già stabilita dal giudice per le indagini preliminari (GIP) di Treviso, Carlo Colombo. Le motivazioni dettagliate del Tribunale del Riesame saranno rese note entro 45 giorni, ma si prevede che confermeranno le argomentazioni del GIP, basate sulla solidità delle prove e sul rischio di inquinamento probatorio.

L'omicidio di Francesco Favaretto, avvenuto il 12 dicembre scorso in via Castelmenardo, a pochi passi dalla centralissima Piazza dei Signori, ha scosso profondamente la comunità. Il giovane, di soli 22 anni, è stato vittima di una brutale aggressione che, secondo le ricostruzioni, aveva come scopo una rapina. Si ipotizza che i suoi aggressori volessero sottrargli della droga che avrebbe avuto con sé. Durante l'attacco, Favaretto è stato pugnalato e poi sgozzato con un pezzo di vetro.

Toluwaloju McLinkspual Ade, 19 anni, è accusato di aver estratto il coltello con cui ha colpito Favaretto al torace e in altre parti del corpo. Il 15enne coinvolto, il cui nome non è stato reso noto per motivi legali, avrebbe usato un coccio di bottiglia come arma, infliggendo il colpo mortale al collo della vittima. Angelo Riccardo Ozuna, 18 anni, avrebbe partecipato all'aggressione sferrando calci a Favaretto mentre Ade lo pugnalava. Una ragazza di 19 anni, fidanzata di Ade e residente a Ponte di Piave, è indagata a piede libero per concorso in omicidio volontario; si ritiene che abbia lanciato una bottiglia di prosecco contro la vittima.

La conferma della custodia cautelare per Ade e Ozuna sottolinea la gravità delle accuse e l'importanza delle prove raccolte dagli inquirenti. La decisione del Tribunale del Riesame di Venezia rappresenta un passo cruciale nel procedimento giudiziario, mantenendo alta l'attenzione su un caso che ha suscitato grande clamore mediatico. La comunità attende con interesse le motivazioni ufficiali che verranno pubblicate nelle prossime settimane, le quali potrebbero fornire ulteriori dettagli sulle dinamiche dell'omicidio e sul coinvolgimento dei vari imputati.

L'omicidio di Francesco Favaretto ha sollevato interrogativi inquietanti sulla sicurezza e sulla violenza giovanile. La brutalità dell'aggressione e il coinvolgimento di giovani, alcuni dei quali minorenni, hanno acceso un dibattito pubblico sulla necessità di interventi preventivi e di supporto per i giovani a rischio. La comunità di Treviso e dintorni è ancora sotto shock, cercando di comprendere come un evento così tragico possa essersi verificato nelle loro strade.

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