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Cronaca
12.01.2025 - 18:30
Immagine di repertorio
Nella notte di domenica 12 gennaio, intorno alle ore 3:00, i Vigili del Fuoco sono stati allertati dalla centrale operativa del 118 per eseguire una verifica presso un'abitazione situata in Via Avenali, a Castello di Godego. Questo intervento si è reso necessario in seguito al ricovero di una famiglia composta da sei persone - genitori e quattro figli - per una sospetta intossicazione da monossido di carbonio. La squadra dei Vigili del Fuoco, giunta da Castelfranco Veneto, ha effettuato una serie di rilevamenti all'interno della casa, che hanno confermato la presenza del gas tossico. Attualmente, i tecnici stanno esaminando gli impianti di riscaldamento presenti nell'abitazione, al fine di individuare la fonte della produzione di monossido di carbonio. Fino a quando non si procederà alla sistemazione degli impianti secondo le normative vigenti, l'utilizzo dell'abitazione è stato vietato.
I Vigili del Fuoco, inoltre, colgono l'occasione per rammentare alcune fondamentali regole di prevenzione contro il rischio di esposizione al monossido di carbonio durante i mesi invernali. La pericolosità di questo gas risiede nel fatto che è incolore, inodore e insapore, rendendo difficile la sua individuazione in assenza di un rilevatore specifico. Il monossido di carbonio, noto anche come CO, è un gas altamente tossico che, una volta inalato, si accumula nel sangue sostituendosi all'ossigeno. I primi sintomi di avvelenamento includono perdita di lucidità, rallentamento dei riflessi, debolezza muscolare, e possono portare a gravi conseguenze, fino al decesso. I segnali di intossicazione spesso possono essere confusi con altre cause; è quindi fondamentale agire prontamente effettuando controlli e assicurando un'adeguata ventilazione dei locali.
È importante notare che i sintomi possono variare da persona a persona, e che anche gli animali domestici possono manifestare segnali di affaticamento e perdita di equilibrio, talvolta essendo i primi ad avvertirli. Il monossido di carbonio si forma in tutte le combustioni, anche quelle avvenute in modo controllato nelle abitazioni. Apparecchi di riscaldamento a gas, a combustibile solido o liquido come caldaie, camini e stufe, sono potenziali fonti di questo gas. Normalmente, siamo protetti dal monossido grazie al collegamento degli apparecchi a canne fumarie che consentono lo smaltimento sicuro dei prodotti nocivi della combustione all'esterno. Tuttavia, una cattiva installazione o un malfunzionamento possono risultare letali.
È cruciale assicurarsi che gli apparecchi siano installati secondo le norme vigenti da tecnici qualificati e sottoporre gli impianti a regolare manutenzione, compresi i sistemi di evacuazione dei gas nocivi. È sconsigliato l’uso di dispositivi di riscaldamento privi di canna fumaria, come i bracieri, all'interno delle case. È essenziale mantenere aperti i fori di aerazione e ventilazione nelle stanze dove si trovano gli apparecchi di riscaldamento per garantire il corretto ricambio d'aria e prevenire l'accumulo di sostanze pericolose.
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