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Criminalità organizzata

Infiltrazioni mafiose nel Trevigiano

Impresa edile interdetta per legami con la criminalità organizzata

Il prefetto di Treviso Angelo Sidoti

Il prefetto di Treviso Angelo Sidoti

Un grave caso di infiltrazioni mafiose scuote il Trevigiano. Il Prefetto di Treviso, Angelo Sidoti, ha emesso un provvedimento interdittivo nei confronti di un’impresa edile locale. La decisione è scaturita da un’indagine approfondita condotta dal Gruppo interforze, che ha evidenziato la presenza di legami preoccupanti tra la società in questione e esponenti della criminalità organizzata.

Secondo quanto emerso, tra i dipendenti dell’azienda, e nelle società collegate, figurano persone di spicco appartenenti a famiglie malavitose calabresi, già gravate da precedenti in materia di reati antimafia. “Sono stati accertati consolidati rapporti economici tra la società interdetta e soggetti riconducibili ad organizzazioni criminali”, ha dichiarato il Prefetto Sidoti, sottolineando la gravità della situazione.

Il provvedimento, volto a tutelare la legalità e il tessuto economico locale, rappresenta un segnale forte contro l’infiltrazione delle mafie in settori strategici come l’edilizia. Le autorità, intanto, ribadiscono l’impegno nella lotta contro la criminalità organizzata e invitano i cittadini a collaborare segnalando situazioni sospette.

Questo intervento evidenzia, ancora una volta, come il fenomeno mafioso non sia circoscritto al Sud Italia, ma si estenda anche alle regioni del Nord, richiedendo una vigilanza costante per preservare la trasparenza delle attività economiche.

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