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Documenti falsi

Tre passeggeri arrestati per documenti falsi all’aeroporto di Treviso

Intervento della Polizia di Stato nell’area di imbarco dello scalo “A. Canova”: tre albanesi tentano di imbarcarsi con passaporti e carte d’identità contraffatti

Foto dell'arresto

Foto dell'arresto

Un tentativo di frode documentale è stato smascherato dagli agenti della Polizia di Frontiera dell’aeroporto “Antonio Canova” di Treviso, che nella giornata di martedì hanno arrestato tre persone per possesso di documenti falsificati. I tre passeggeri – due uomini di 34 e 27 anni e una donna di 24 anni – erano pronti a salire su un volo diretto a Cork, in Irlanda, ma le loro identità sono state scoperte grazie ai controlli approfonditi effettuati dalle forze dell’ordine.

L’indagine è partita durante la fase di imbarco, quando i tre tentavano di confondersi tra i numerosi viaggiatori con il fine di ingannare i rigidi controlli di Polizia di Frontiera. I documenti che mostravano erano passaporti e carte d’identità francesi, apparentemente in regola, ma che una volta analizzati con strumenti tecnologici avanzati hanno rivelato evidenti segni di falsificazione.

Accompagnati presso gli uffici della Polizia di Frontiera per ulteriori accertamenti, i tre arrestati hanno ammesso di essere cittadini albanesi. L’obiettivo del viaggio non era turistico, come inizialmente sostenuto, bensì lavorativo, con l’intento di stabilirsi illegalmente in Irlanda. La loro intenzione era quella di approfittare della situazione per migliorare la propria condizione economica, utilizzando documenti falsi per aggirare le normative sull’immigrazione.

L’operazione evidenzia l’importante ruolo della Polizia di Stato nel controllo delle frontiere, grazie all’uso di tecnologie avanzate e alla professionalità degli agenti, che hanno impedito l’ingresso illegale di questi individui nel territorio dell’Unione Europea.

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