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Memoria e valore
05.02.2025 - 16:05
Enea Codotto e Luigi Maronese
Oggi, 5 febbraio, è stato commemorato il 44° anniversario della morte dell’Appuntato Enea Codotto e del Carabiniere Luigi Maronese, caduti in servizio durante un conflitto a fuoco con membri del gruppo terroristico neofascista NAR. Le cerimonie di commemorazione si sono svolte questa mattina a Padova, con la partecipazione di autorità civili, militari e familiari delle vittime.
Alle ore 10.00, il Generale di Corpo d’Armata Maurizio Stefanizzi, Comandante Interregionale Carabinieri "Vittorio Veneto", ha guidato una solenne deposizione di corona di fiori presso la stele eretta in loro memoria sul luogo dell'omicidio, situato nei pressi del canale Scaricatore, alla periferia della città. Presenti alla cerimonia anche il Prefetto di Padova, il Sindaco della città e numerosi rappresentanti dell'Arma, tra cui il Generale di Brigata Giuseppe De Liso, Comandante della Legione Veneto, e membri dell’Associazione Nazionale Carabinieri, a testimonianza di un affetto e un rispetto che trascendono il tempo.
La giornata di commemorazione è proseguita presso la caserma di via Rismondo n. 4, intitolata proprio ai due eroi, dove si è tenuto un momento di raccoglimento e la deposizione di fiori davanti alla lapide che li ricorda. Infine, la cerimonia si è conclusa con una Santa Messa celebrata dal 2° Cappellano Militare Capo, Don Corrado Tombolan, all’interno della cappella della caserma, per onorare il sacrificio dei due Carabinieri.
Il 5 febbraio 1981, l'Appuntato Enea Codotto e il Carabiniere Luigi Maronese stavano eseguendo un servizio di pattuglia nel Nucleo Radiomobile di Padova quando, su segnalazione di un cittadino, si recarono nei pressi del canale Scaricatore. Qui, sorpresero un gruppo di militanti dei NAR, intenti a recuperare un borsone contenente armi nascoste. In quel momento, i terroristi aprirono il fuoco, uccidendo i due Carabinieri. Nonostante fossero gravemente feriti, Codotto e Maronese risposero al fuoco, ferendo gravemente il leader del gruppo, Valerio Fioravanti, che fu successivamente arrestato.
A seguito dell’eroico comportamento dei due militari, l’intervento portò all’identificazione e all’arresto di numerosi membri del gruppo e di alcuni alleati della delinquenza comune, nonché al recupero di ingenti quantità di armi, munizioni, esplosivi e documenti. La loro reazione, purtroppo, non impedì il tragico epilogo, ma permise di infliggere un colpo significativo al gruppo eversivo.
Per il loro sacrificio, l'Appuntato Codotto e il Carabiniere Maronese furono insigniti della Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria, la massima onorificenza che lo Stato riconosce a chi perde la vita nell’adempimento del dovere. La motivazione sottolinea il coraggio e l’assoluta dedizione al dovere, che hanno fatto di Codotto e Maronese un luminoso esempio di virtù militari, pronti a sacrificarsi per la sicurezza del Paese.
La giornata di oggi, segnata dalla commemorazione del loro sacrificio, serve a mantenere vivo il ricordo di due uomini che hanno dato la vita per la nostra libertà, insegnandoci il valore del dovere, della giustizia e dell’onore.
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