Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Cronaca

Violenza al liceo Pigafetta: solidarietà studentesca e la necessità di difendere la libertà

Manifestazione a Vicenza dopo l'aggressione a uno studente da parte di militanti di Azione Studentesca

Violenza al liceo Pigafetta: solidarietà studentesca e la necessità di difendere la libertà

Domenica 9 febbraio, la città di Vicenza ha assistito a una mobilitazione pubblica a sostegno di uno studente aggredito il giorno precedente da due militanti di Azione Studentesca, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia. Il giovane, studente del liceo Pigafetta, era stato colpito dentro la scuola da membri di un gruppo politico estraneo alla sua scuola. Dopo l’incidente, lo studente era stato trasportato in ospedale con una prognosi di cinque giorni.

Alessia Spillare, coordinatrice provinciale della Rete degli Studenti Medi di Vicenza, aveva dichiarato che purtroppo non era la prima volta che si assisteva a episodi di violenza simili. Aveva aggiunto che quei giovani militanti, appartenenti alla gioventù di cui Giorgia Meloni si vantava, facevano parte di un sistema che ricorreva alla violenza e alla repressione per dialogare con chi non condivideva le sue idee.

La manifestazione di solidarietà che aveva riempito la piazza vicentina aveva avuto come obiettivo quello di far emergere l’unità della comunità studentesca e cittadina contro il fascismo. Viola Carollo, della Rete degli Studenti Medi del Veneto, aveva ribadito l’importanza della scuola come "luogo sicuro", dove la cultura e la libertà di pensiero dovevano prevalere, senza che gruppi neofascisti potessero intimidire gli studenti con atti violenti.

L’aggressione, avvenuta in seguito a un tentativo da parte dello studente di contestare il volantinaggio di Azione Studentesca, si era trasformata in un’azione ritorsiva violenta. I militanti avevano inseguito il ragazzo e lo avevano aggredito nel cortile della scuola, un atto che, secondo i collettivi vicentini, era il risultato di un clima di tensione fomentato dal movimento.

I collettivi di Vicenza Ribelle e 44Gatti avevano commentato l’incidente, sottolineando come simili azioni di violenza fossero frutto di un'intolleranza crescente, alimentata da gruppi di estrema destra che continuavano a fare propaganda nelle scuole. Avevano evidenziato che la vicenda fosse solo una manifestazione di un contesto più ampio, dove la violenza e l’intimidazione venivano usati per diffondere ideologie reazionarie.

Sul caso era intervenuta anche l’eurodeputata Cristina Guarda, ex studentessa del liceo Pigafetta, che aveva condannato l’aggressione e criticato il silenzio e la difesa dei responsabili da parte di esponenti locali di Fratelli d’Italia. Aveva affermato che la violenza nelle scuole era inaccettabile e che la politica doveva intervenire per fermarla. Inoltre, aveva sottolineato che non si poteva permettere che episodi come quello diventassero normali e che fosse necessaria una reazione forte da parte della società per fermare il ritorno di un clima autoritario.

L'eurodeputata aveva inoltre lodato lo studente aggredito per il suo coraggio e aveva espresso sostegno agli studenti che continuavano a manifestare contro ogni forma di fascismo e violenza. In conclusione, aveva sottolineato l’importanza di un risveglio delle coscienze collettive per difendere i valori democratici, la libertà e la scuola pubblica.

Aveva infine dichiarato che le scuole dovevano essere spazi di confronto e crescita, non di sopraffazione, ribadendo che la lotta contro il fascismo doveva essere costante e mai sottovalutata.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione