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Alberto Trentini detenuto in Venezuela: la madre chiede aiuto a Giorgia Meloni per riportarlo a casa

In diretta su Che Tempo che Fa, la madre del cooperante arrestato in Venezuela lancia un appello al Governo italiano per ottenere la liberazione del figlio. Denuncia anche l'uso improprio del suo nome sui social

Italiano arrestato in Venezuela: l’appello per il cooperante veneto scomparso

Alberto Trentini

Durante la puntata di domenica 16 febbraio di Che Tempo che Fa, Armanda Trentini, madre di Alberto Trentini, cooperante 45enne originario del Lido di Venezia e detenuto da 93 giorni in Venezuela, ha fatto un appello accorato al Governo italiano. La signora Trentini ha raccontato che non aveva avuto notizie del figlio dal 15 novembre 2024, quando Alberto le aveva inviato un saluto dall’aeroporto di Caracas. Il silenzio era seguito da un'informazione ufficiale solo la sera del 16 novembre, quando le è stato comunicato che il figlio era stato fermato e arrestato. Armanda ha sottolineato che Alberto è attualmente isolato, senza possibilità di comunicare né con un avvocato né con la sua famiglia.

Nel corso dell'intervento, Armanda ha espresso la sua speranza che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che è anche madre, possa intervenire per portare suo figlio a casa, come era accaduto in precedenza per la giornalista Cecilia Sala. Ha ricordato che Alberto era arrivato in Venezuela il 17 ottobre per una missione con le organizzazioni non governative Humanity e Inclusion. Il 15 novembre, mentre viaggiava da Caracas a Guasdalito, è stato arrestato senza che la sua famiglia riuscisse a capire le ragioni del fermo.

La madre ha anche parlato del lavoro di Alberto, che considerava una missione. Il figlio, laureato in ingegneria delle acque e della salute e con esperienze di lavoro in vari paesi come il Sud America, l’Etiopia, il Nepal, la Grecia e il Libano, si era specializzato nell'aiutare persone con disabilità. Armanda ha spiegato che Alberto aveva scelto di lavorare in Venezuela anche per amore di una ragazza del posto, ma ha aggiunto che il fermo resta un mistero per la famiglia.

Dopo un periodo di silenzio, l'avvocato Alessandra Ballerini, che segue il caso, è riuscita a ottenere frammentarie notizie sullo stato di salute di Alberto. Le è stato riferito che il figlio sta discretamente bene e che può prendere i farmaci di cui ha bisogno, ma la famiglia vive nell'incertezza e nell'attesa di sue notizie ogni giorno. Armanda ha poi espresso il suo rammarico per tutto il tempo che Alberto avrebbe potuto dedicare al suo lavoro, ma che gli è stato invece sottratto a causa della sua detenzione.

Nel corso dell'intervista, la madre di Alberto ha anche denunciato il fatto che sui social qualcuno si stia spacciando per il figlio, utilizzando il suo nome e le foto della famiglia. Ha poi ringraziato la comunità veneziana e i parrocchiani per il loro supporto, aggiungendo che le preghiere sono molto importanti per loro in questo difficile momento.

Infine, Fabio Fazio ha ricordato che il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha incontrato il segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio, il quale ha garantito il supporto degli Stati Uniti per risolvere il caso. 

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