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Cronaca
18.02.2025 - 11:15
Foto di repertorio
Un caso singolare arriva dalla provincia di Vicenza, dove uno studente di seconda media, giudicato "troppo dotato" dal punto di vista cognitivo, era stato bocciato. Tuttavia, il Tar del Veneto ha accolto il ricorso presentato dai genitori e ha annullato la decisione dell’istituto scolastico.
La sentenza, di fatto, non avrà ripercussioni pratiche immediate, poiché il giovane era già stato ammesso in terza media in via provvisoria. Tuttavia, il tribunale amministrativo ha riconosciuto la mancanza di adeguato supporto didattico per lo studente, condannando il Ministero dell'Istruzione e del Merito al pagamento di 2.000 euro per le spese legali.
Secondo le valutazioni mediche, il ragazzo presenta una "plus dotazione cognitiva", caratterizzata da ansia da prestazione, perfezionismo e scarsa autostima. La scuola lo aveva inserito nella categoria dei "bisogni educativi speciali" (BES), ma senza predisporre un piano di supporto adeguato o strategie didattiche inclusive. Inoltre, il Consiglio di classe non avrebbe affrontato il caso in maniera approfondita.
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