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Crisi del Chievo Verona
26.02.2025 - 17:35
Luca Campedelli
La saga del Chievo Verona, una delle realtà più emblematiche del calcio italiano, si arricchisce di un nuovo e triste capitolo. Dopo la sua esclusione dal panorama calcistico nel 2022 e la successiva dichiarazione di fallimento, la società guidata da Luca Campedelli approda ora nelle aule di giustizia. La Procura della Repubblica di Verona ha infatti richiesto il rinvio a giudizio dell’ex presidente e amministratore unico della società per il reato di bancarotta fraudolenta.
A rendere nota la richiesta è stato il procuratore capo Raffaele Tito, a conclusione delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza. Gli inquirenti hanno messo in luce un presunto meccanismo fraudolento attraverso il quale Campedelli avrebbe falsamente rappresentato una situazione economica di apparente prosperità del Chievo, nascondendo così il dissesto finanziario e l’erosione del patrimonio della società, consentendo di iscriversi al campionato di calcio contro ogni diritto.
Al centro delle indagini ci sono alcune cessioni fittizie di calciatori a Cesena e Carpi, effettuate a prezzi non in linea con il loro reale valore di mercato. Questi trasferimenti avrebbero permesso al Chievo di registrare plusvalenze per oltre 35 milioni di euro, senza che i giocatori si spostassero realmente. La Procura contesta anche operazioni infragruppo, come la cessione del marchio Chievo e il conferimento del ramo d'azienda relativo al Campo Sportivo Bottagisio.
Le accuse non si fermano qui: Campedelli è accusato di aver sottratto oltre 200 mila euro dalle casse del Chievo per scopi estranei all’attività d’impresa, e di aver sistematicamente evaso il pagamento di oneri tributari e contributi previdenziali dal 2014 fino al fallimento, accumulando un debito di oltre 34 milioni di euro. L’ultimo tentativo di salvare il Chievo da parte di Campedelli risale al luglio 2021, quando il Consiglio federale della Figc respinse il ricorso della società contro l’estromissione dalla serie B, avallando il parere negativo della Covisoc per i mancati adempimenti fiscali.
Dopo l’epilogo amaro della sua gestione, il sogno del Chievo è ripartito grazie all’ex calciatore Sergio Pellissier, che ha fondato la nuova società Clivense, rilevando il nome storico di Chievo Verona, ora attivo nel campionato di Serie D.
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