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Cronaca

Sommacampagna, trova 50mila euro in una busta e li consegna: ora chiede di riaverli, ma sono sotto sequestro

Un automobilista scopre un sacchetto pieno di banconote

Treviso: Truffatori nascondevano soldi nei tubi delle patatine, colpiti soprattutto gli anziani

Foto di repertorio

Un colpo di fortuna che si è trasformato in un'odissea giudiziaria. Il protagonista di questa incredibile vicenda è un uomo di Sommacampagna, che lo scorso luglio ha trovato 50mila euro in contanti in un sacchetto della spazzatura. Senza esitazioni, ha deciso di consegnare il denaro ai carabinieri, ma oggi, a distanza di mesi, si ritrova con una richiesta di dissequestro negata e una battaglia legale da affrontare.

Il ritrovamento: un sacchetto sospetto e la sorpresa

L'uomo, che lavora a San Pietro in Cariano, stava rientrando a casa nel tardo pomeriggio quando, passando per la tangenziale e poi per la Strada Regionale 11, ha sentito un rumore insolito provenire da sotto la sua auto. Pensando di aver agganciato un ramo, si è fermato per controllare e ha notato un sacchetto nero rotto. All'interno, con grande sorpresa, ha trovato una busta piena di banconote da 500 euro.

Arrivato a casa, ha contato il denaro con il padre: 100 banconote da 500 euro, per un totale di 50mila euro.

Una scelta di coscienza, ma nessun lieto fine (per ora)

Invece di tenere il denaro o di consegnarlo al sindaco, come previsto dal codice civile, ha deciso di portarlo direttamente ai carabinieri, raccontando con trasparenza il ritrovamento. Nessuno ha mai rivendicato la somma e, dopo mesi, l’uomo ha presentato istanza di dissequestro per rientrarne in possesso.

Il giudice per le indagini preliminari ha però rigettato la richiesta, ritenendo che le modalità del ritrovamento e il taglio delle banconote lascino supporre che il denaro sia di provenienza illecita, probabilmente legato a un’attività di riciclaggio. Il denaro, dunque, resta sequestrato e ora il gip ha firmato il provvedimento di confisca.

La battaglia legale per riaverlo

Dal punto di vista penale, il caso sembra chiuso. Ma la vicenda non finisce qui. Sul piano civile, infatti, l’uomo potrebbe avere diritto alla somma trovata, in quanto "res derelicta", ovvero un bene abbandonato, e ora il suo avvocato, Massimiliano Ferri, ha annunciato il ricorso in Cassazione per far valere i diritti del suo assistito.

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