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Cronaca
27.02.2025 - 10:42
Foto di repertorio
La Guardia di Finanza di Rovigo ha messo a segno un’altra operazione contro il lavoro sommerso, scoprendo 7 lavoratori "in nero" all'interno di un “club privè” per scambisti, nascosto sotto le sembianze di un’associazione non lucrativa. L'operazione ha portato alla luce un’attività commerciale camuffata da club privato, dove barman, DJ, guardarobieri e buttafuori lavoravano senza alcun contratto.
L’intervento è stato reso possibile grazie a una segnalazione da parte di “ASSO Intrattenimenti” alla Prefettura di Rovigo, che ha coordinato il controllo. I militari hanno accertato che il club, pur dichiarandosi un’associazione senza scopo di lucro, operava in modo puramente commerciale, accettando pagamenti in contante per l’ingresso e il tesseramento.
Al momento dell'accesso, i finanzieri hanno individuato i lavoratori senza regolare contratto, che operavano in diverse funzioni all'interno del locale.
Il fenomeno del lavoro nero in continua crescita
Questo caso si inserisce in un trend preoccupante che coinvolge diverse aree del Nordest, dove, secondo i dati della CGIA di Mestre, il volume d’affari annuo legato al lavoro irregolare ammonta a ben 68 miliardi di euro. Il lavoro nero colpisce diversi settori, con picchi nelle "attività di servizi alle persone", "agricoltura" e "commercio". La Guardia di Finanza continua a intensificare i controlli, portando alla luce situazioni analoghe in ambito agricolo, commerciale e edilizio.
Nel Polesine, da inizio anno sono stati scoperti ben 14 lavoratori non in regola, concludendo diverse operazioni in aziende agricole, ittiche e cantieri edili.
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