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Truffatori professionisti
28.02.2025 - 16:15
Un Patek Philippe Aquanaut
Una compravendita di orologi di lusso si è trasformata in una rocambolesca tentata rapina nel quartiere Borgo Milano di Verona. Protagonisti della vicenda una coppia di Udine e un complice veronese, che avevano orchestrato un piano per impossessarsi di due Patek Philippe dal valore complessivo di 165mila euro. Tuttavia, il piano è andato in fumo quando il venditore ha bloccato la donna, permettendo così alle forze dell’ordine di intervenire e arrestarla.
L’incontro tra le parti era stato fissato per la mattina del 27 febbraio in un appartamento di Verona. La coppia, lui 29 anni e lei 32, si era già guadagnata la fiducia del venditore con un precedente acquisto di un Rolex da 10mila euro avvenuto il 14 febbraio in provincia di Udine. Stavolta, però, l’intenzione non era quella di concludere un affare lecito. Una volta visionati i due orologi, un Nautilus da 86mila euro e un Aquanaut da 78mila euro, il presunto acquirente si è allontanato con i preziosi con la scusa di effettuare il bonifico. Poco dopo, la moglie ha cercato di allontanarsi a sua volta, ma il venditore aveva già allertato le autorità e ha bloccato la donna in attesa dell'arrivo delle volanti.
In quel momento è intervenuto anche il complice della coppia, un 28enne domiciliato nell’appartamento, che ha minacciato il venditore con l’aiuto di altri complici per tentare di liberare la donna. Tuttavia, all’arrivo della polizia, il complice e il marito della donna si erano già dati alla fuga.
Gli agenti hanno arrestato la donna con l’accusa di rapina, mentre il marito e il complice sono stati denunciati per furto aggravato. Dai controlli in questura è emerso che tutti e tre avevano numerosi precedenti per reati contro la persona e il patrimonio. La donna, attualmente agli arresti domiciliari, era già stata protagonista di una rapina e di un furto con destrezza per un valore superiore ai 30mila euro.
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