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Cronaca
07.03.2025 - 09:33
Nel mese di febbraio, durante le festività legate al Carnevale, la Polizia Locale di Venezia e la Guardia di Finanza hanno intensificato i controlli sulle strutture ricettive della città, mirando a contrastare l’abusivismo nel settore turistico. L'attività di verifica ha interessato ben novanta strutture, tra alberghiere ed extra-alberghiere, distribuite in tutto il Centro Storico di Venezia.
Durante le ispezioni, sono emerse numerose irregolarità, sia in relazione alla normativa regionale, sia per quanto riguarda le nuove disposizioni del Decreto Legge 145/2023, recentemente convertito in Legge 191/2023. Le sanzioni amministrative elevate hanno superato i 50.000 euro. Tra le infrazioni più rilevanti, sono emerse cinque società che operavano come alberghi, ma senza le necessarie autorizzazioni, aggregando strutture ricettive di dimensioni più piccole come alloggi turistici. Tali attività offrivano servizi tipici degli hotel, come colazione a buffet e pulizia delle camere, senza però rispettare la normativa vigente.
Inoltre, sono state individuate diciassette strutture ricettive che esercitavano l’attività senza aver ottenuto il Codice Identificativo Nazionale (C.I.N.), introdotto dal Decreto Legge 145/2023. Questa violazione ha comportato una sanzione amministrativa di 1.600 euro per ciascun gestore.
Il settore turistico-ricettivo ha registrato un incremento dei flussi durante il Carnevale, confermando i dati dei recenti anni. In questo contesto, l'attività ispettiva è risultata fondamentale non solo per individuare le strutture abusive, ma anche per tutelare chi rispetta le normative. Inoltre, il coinvolgimento dei cittadini con segnalazioni ha svolto un ruolo decisivo nel supportare la lotta contro l’abusivismo, rafforzando l'azione delle istituzioni.
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