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Cronaca
19.03.2025 - 10:39
Ieri, martedì 18 marzo, intorno alle 16, una nuova tragedia è stata evitata grazie al tempestivo intervento dei soccorritori a Livinallongo del Col di Lana, sopra il Passo Pordoi, dove uno scialpinista è stato travolto da una valanga.
Il gruppo, che si trovava sul versante adiacente alla pista Belvedere, stava risalendo la montagna con le pelli di foca quando, durante la discesa, si è verificato il distacco della neve. Il giovane scialpinista, penultimo a scendere, è stato trascinato dalla valanga per diverse centinaia di metri, mentre il suo compagno è riuscito a restare a monte, fortunatamente illeso.
Il dramma è stato subito segnalato da alcuni testimoni, tra cui il personale della Polizia di Stato addetto alla sorveglianza delle piste. Grazie alla loro prontezza e a un attento sguardo, hanno individuato un braccio che emergeva dalla neve, permettendo loro di liberare rapidamente l'infortunato, che era stato sepolto sotto un metro di neve.
Subito dopo, l'uomo è stato valutato dai medici a bordo dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Fortunatamente, le sue condizioni erano buone e, nonostante il trauma subito, ha deciso di rifiutare il ricovero ospedaliero.
L'intervento di bonifica della zona è stato completato grazie anche al prezioso supporto di due unità cinofile trasportate dall'elicottero dell'Air Service Center, in collaborazione con il Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi.
In vista dei recenti episodi e delle abbondanti nevicate, i Carabinieri hanno rinnovato il consiglio di massima prudenza in montagna, ricordando le tragiche vittime della valanga di domenica scorsa a Forcella Giau.
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