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La polemica social

"Anna Karenina" a Treviso: il capolavoro di Tolstoj travolto dalle polemiche social

La messa in scena dell’opera russa al Teatro Del Monaco solleva un’ondata di critiche

Concerto "Gocce musicali per la Natura 2024": Omaggio a Fauré e Smetana al Teatro Del Monaco

Foto di repertorio

Un capolavoro della letteratura mondiale come Anna Karenina di Lev Tolstoj si trova al centro di una controversia inaspettata. La recente messa in scena al Teatro Del Monaco di Treviso ha scatenato una vera e propria tempesta di commenti contro l’adattamento teatrale, culminando in critiche russofobe e accuse di sostegno al governo russo. La pagina Facebook del Teatro Stabile del Veneto, promotore dello spettacolo, è stata invasa da interventi pungenti e talvolta volgari, lasciando interrogativi sul ruolo della cultura in tempi di polarizzazione politica.

La polemica social e la difesa della cultura

L’adattamento teatrale, curato dal drammaturgo Gianni Garrera e con Galatea Ranzi nel ruolo della protagonista, ha suscitato una reazione sproporzionata. I commenti, spesso offensivi, hanno accusato l'opera di rappresentare un’offesa al popolo ucraino, interpretandola come una forma di propaganda russa. Ma le critiche hanno sollevato anche il dubbio: come un’opera di Tolstoj, scritta nel XIX secolo, possa essere associata alla politica contemporanea?

Nonostante le polemiche, la produzione ha mantenuto una ferma aderenza al testo originale, pur introducendo elementi innovativi, tra cui una regia dal sapore cinematografico. Questi cambiamenti hanno lo scopo di rendere l’opera accessibile a un pubblico più vasto e trasversale, dimostrando che l'arte può evolversi senza perdere la sua sostanza. L’interpretazione moderna non svilisce il valore della storia, ma lo amplifica, cercando di parlare alle nuove generazioni senza rinunciare alla forza del messaggio di Tolstoj.

Il Teatro Stabile del Veneto risponde alle polemiche

In risposta ai commenti inappropriati e alle accuse, il Teatro Stabile del Veneto ha adottato misure tempestive per proteggere la propria immagine, segnalando i contenuti offensivi al garante per la protezione dei dati e oscurando i commenti offensivi sui social.

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