Il 1° aprile, una vasta operazione congiunta tra Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Ispettorato del Lavoro e Spisal ha portato alla scoperta di gravi irregolarità in una ditta di Limena, specializzata nella vendita all'ingrosso di abbigliamento e accessori usati. Grazie a una segnalazione di un ex dipendente, le forze dell'ordine sono intervenute per verificare le condizioni di lavoro e la sicurezza sul posto.
Le operazioni hanno avuto inizio quando gli agenti sono riusciti ad entrare nel magazzino attraverso un cancello carraio lasciato aperto da un furgone che aveva appena scaricato della merce. All'interno, sono stati identificati 10 lavoratori stranieri, tutti regolarmente soggiornanti in Italia, ma ben tre di loro risultavano impiegati senza contratto. Tale irregolarità ha comportato una pesante multa di 2.500 euro per ogni lavoratore "in nero", oltre alla sospensione immediata dell'attività.
Durante i controlli, è emersa anche una grave carenza di sicurezza: un macchinario con funzione di pressa idraulica non era dotato di una paratia di sicurezza, rappresentando un rischio concreto per l'incolumità dei lavoratori. Per questa violazione, è stata inflitta una sanzione amministrativa di 10.000 euro, con l'intimazione di ripristinare le misure di sicurezza necessarie.
A seguito delle numerose irregolarità riscontrate, l'attività è stata sospesa fino a quando il titolare, un 45enne italo-camerunense, non avrà sanato tutte le violazioni e regolarizzato la posizione dei lavoratori.
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