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Aggiornamento
07.04.2025 - 18:27
Aggiornamenti sui due alpinisti colpiti
È terminata intorno alle ore 16 di oggi la delicata operazione di bonifica della valanga che ha colpito la Marmolada, al confine tra Veneto e Trentino, a circa 3.000 metri di altitudine, poco sotto Punta Rocca. Due scialpinisti, entrambi residenti a Mazzin (Trento), sono stati coinvolti dal distacco nevoso, che si è arrestato poco sopra Pian dei Fiacconi senza sommergerli completamente.
Il più giovane dei due, un ragazzo di 27 anni, è stato parzialmente sepolto e ha riportato alcuni traumi, ma è stato prontamente soccorso e trasportato in elicottero all’ospedale di Belluno. Il secondo alpinista, 68 anni, è riuscito a evitare il coinvolgimento diretto nella massa nevosa ed è rimasto illeso. È stato lui, alle 14:30, a lanciare l’allarme al 112, da cui è partito il coordinamento dei soccorsi tra le centrali operative del 118 di Belluno e quella di Trento.
Immediato l'intervento del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, supportato da diversi elicotteri — tra cui quello dell’Aiut Alpin e dei servizi di emergenza di Belluno — e da numerose unità cinofile specializzate, sia del Trentino che del Veneto. In campo anche i Vigili del Fuoco di Trento e i volontari di Canazei, oltre a squadre di soccorso delle valli limitrofe come Alta Fassa, Moena, Alleghe, Val Fiorentina, Livinallongo e Val Pettorina.
Una decina di operatori è stata elitrasportata sul luogo dell’incidente per le operazioni di verifica e bonifica della valanga. Dopo aver escluso la presenza di altri coinvolti — anche grazie alle testimonianze dei due alpinisti che hanno confermato di essere soli sul pendio — tutte le squadre sono rientrate.
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