Ancora un assalto informatico scuote il settore industriale veneto. Questa volta, a finire nel mirino dei cybercriminali è stata Asolo Dolce, storica azienda dolciaria con sede nel cuore della Marca Trevigiana. Con un organico di 80 dipendenti e un giro d’affari che sfiora i 40 milioni di euro, l’azienda è stata vittima di un attacco particolarmente insidioso: gli hacker sono riusciti a penetrare nei sistemi aziendali, esfiltrando una significativa quantità di dati riservati.
Secondo le prime informazioni, i responsabili dell’attacco avrebbero poi contattato l’azienda chiedendo un riscatto economico per evitare la pubblicazione delle informazioni sottratte nel dark web. Il messaggio è chiaro: pagare o vedere i dati divulgati o venduti a terzi.
Il colpo ha avuto un impatto diretto sulle attività quotidiane di Asolo Dolce. Le caselle email aziendali risultano bloccate, ostacolando gravemente la comunicazione interna e con clienti e fornitori. Il metodo utilizzato richiama le tipiche strategie del ransomware doppio: furto di dati sensibili e successivo ricatto, puntando sulla paura di sanzioni legate alla normativa sulla privacy.
L’episodio si inserisce in un preoccupante trend di attacchi informatici che nelle ultime settimane sta bersagliando numerose imprese del Veneto. La situazione evidenzia come la cybersicurezza sia ormai una priorità non più rinviabile, anche per realtà consolidate e strutturate come Asolo Dolce.
Le autorità competenti sono state informate e le indagini sono in corso. Intanto, cresce il timore tra le imprese locali per l’intensificarsi di una vera e propria offensiva digitale che punta a destabilizzare l’economia produttiva del territorio.