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Lutto ecclesiastico

Addio a padre Angelo Lazzarotto, pioniere dei contatti con i cattolici in Cina

Il missionario è morto alla vigilia dei suoi 100 anni, fu figura centrale del dialogo tra fede e cultura cinese, oltre che promotore del movimento dei Focolari a Hong Kong

Padre Angelo Lanzarotto in Vaticano

Padre Angelo Lanzarotto in Vaticano

È scomparso oggi, alla soglia dei suoi 100 anni, padre Angelo Lazzarotto, missionario del Pime e figura chiave nei rapporti tra la Chiesa cattolica e il mondo cinese. A darne notizia è AsiaNews. Lazzarotto si è spento nella casa del Pime di Rancio di Lecco, dove aveva trascorso gli ultimi anni della sua lunga vita, ricca di impegno pastorale e dialogo interculturale.

Nato a Falzè di Piave, in provincia di Treviso, nella diocesi di Vittorio Veneto, padre Lazzarotto aveva intrapreso il cammino religioso nel giugno del 1940, entrando nel seminario del Pontificio Istituto Missioni Estere di Treviso. Successivamente proseguì gli studi a Genova, dove venne profondamente influenzato da due missionari di ritorno dalla Cina: padre Attilio Garrè e monsignor Lorenzo M. Balconi, allora superiore generale del Pime.

Dopo l’ordinazione sacerdotale, avvenuta a soli 22 anni il 22 dicembre 1947, Lazzarotto fu inviato a Roma per specializzarsi in teologia della missione. Proprio nella Capitale entrò in contatto con il movimento dei Focolari, esperienza che segnerà profondamente il suo cammino spirituale.

Nel 1956 approdò a Hong Kong, dove portò con sé la spiritualità dei Focolari, riuscendo a radicarla con successo. Qui assunse la direzione del Centro cattolico, diventandone una figura di riferimento. La sua attività lo mise in contatto con numerosi intellettuali e leader religiosi locali, tra cui don Francis Hsu, futuro primo vescovo cinese di Hong Kong.

Nel 1965, Lazzarotto entrò a far parte della Direzione generale del Pime, rafforzando il suo ruolo di collegamento tra la Chiesa universale e la realtà asiatica, in particolare quella cinese. Il suo lavoro ha lasciato un segno indelebile nel dialogo tra le culture e nella missione cattolica in Estremo Oriente.

La sua morte, proprio alla vigilia del centenario, segna la fine di un’epoca e il ricordo di una figura che ha saputo unire fede, cultura e apertura al mondo.

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