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Lutto nel calcio

Addio a Giuseppe Farina, ex presidente di Milan e Vicenza

Fu l’ultimo proprietario rossonero prima di Berlusconi e protagonista dello storico “Real Vicenza” di Paolo Rossi

Giussy Farina e il Real Vicenza di Paolo Rossi

Giussy Farina e il Real Vicenza di Paolo Rossi

È morto a 91 anni Giuseppe Farina, storico dirigente sportivo e ultimo presidente del Milan prima dell’era Berlusconi. Nato a Gambellara, in provincia di Vicenza, nel 1933, Farina ha lasciato un segno profondo nel calcio italiano, guidando ben dodici club nel corso della sua lunga carriera.

Tra le sue esperienze più significative, spiccano quelle alla guida del Vicenza e del Milan. A Vicenza fu artefice di una delle pagine più gloriose della storia biancorossa: nella stagione 1977-78 il club conquistò un clamoroso secondo posto in Serie A, trascinato da un giovanissimo Paolo Rossi, capocannoniere con 24 reti, e dal carismatico allenatore Giovan Battista Fabbri.

Nel gennaio del 1982 Farina acquistò il Milan, trovando però una situazione difficile: la squadra rossonera retrocesse subito in Serie B. Riuscì a riportarla in Serie A l’anno successivo, con Ilario Castagner in panchina, ma nel 1986 fu costretto a dimettersi per le gravi difficoltà finanziarie del club. Pochi mesi dopo, il Milan fu acquistato da Silvio Berlusconi, che ne riscrisse la storia.

La scomparsa di Farina ha suscitato commozione, in particolare nella sua terra d’origine. Il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, lo ha ricordato con parole affettuose:

"Apprendiamo con grande tristezza della morte di Giuseppe Farina, per tutti 'Giussy', storico presidente del Lanerossi Vicenza. Il suo nome resterà per sempre legato all’epoca d’oro del Real Vicenza, con Paolo Rossi e G. B. Fabbri. Anni che hanno fatto sognare i tifosi biancorossi e che resteranno nella storia della nostra città."

Farina si era laureato in giurisprudenza all’Università di Padova e aveva iniziato la sua carriera da dirigente sportivo nel 1968, diventando presidente del Vicenza, incarico che mantenne per dodici anni. Nel corso del tempo fu anche alla guida di Padova, Audace, Valdagno, Legnago, Schio, Rovigo, Belluno, Rovereto, Modena e Palù.

Alla sua famiglia vanno le più sentite condoglianze da parte del mondo sportivo e delle istituzioni.

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