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Cronaca
23.04.2025 - 09:21
Foto di repertorio
Un concorso pubblico, il sogno di molti insegnanti precari, rischia di trasformarsi in un incubo a causa di presunti irregolarità. Un professore vicentino, che ha partecipato alla selezione per diventare docente a tempo indeterminato, ha inviato un esposto al Ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, denunciando gravi anomalie nell'organizzazione dell’esame che si è svolto il 24 marzo a Venezia.
Il concorso, che coinvolge circa 250 partecipanti provenienti da tutta Italia, aveva lo scopo di selezionare nuovi insegnanti per le scuole superiori. Ma durante la fase di estrazione delle tracce, un episodio ha suscitato sospetti. Secondo il racconto del docente, uno dei candidati ha estratto un foglio piegato con degli appunti che non contenevano alcuna traccia dell’esame. Un commissario d’esame, un insegnante trevigiano, avrebbe preso il foglio dalle mani del candidato e lo avrebbe nascosto in tasca, giustificando l’accaduto come una nota personale relativa all'organizzazione della prova.
Il professore vicentino, testimone dell'episodio, ha chiesto spiegazioni alla commissione, suggerendo di verificare l’intera scatola contenente le tracce d’esame per escludere qualsiasi possibile irregolarità. Nonostante la sua richiesta, la presidente della commissione, una dirigente scolastica veneziana, ha rifiutato di fare un controllo completo, limitandosi a leggere il foglio strappato e a metterlo agli atti. La vicenda ha sollevato il dubbio che il concorso potesse essere truccato e che alcune tracce potessero essere riservate a determinati candidati.
A sollevare ulteriori preoccupazioni, un altro episodio: i commissari avrebbero chiesto ai candidati di firmare le proprie tavole d’esame, violando così l'anonimato previsto per garantire imparzialità nella valutazione.
Il professore ha inviato l’esposto non solo al Ministro Valditara, ma anche ad altri enti, tra cui l'ufficio legale del Ministero e l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), chiedendo l'annullamento della prova e un'accurata revisione delle modalità di selezione. Nel frattempo, alcuni altri candidati hanno manifestato preoccupazioni simili, confermando che le anomalie potrebbero non essere isolate.
L’inchiesta è in corso, e l'esito del concorso resta incerto. In attesa di chiarimenti, i 250 partecipanti, tra cui molti provenienti da Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Piemonte, si trovano in una situazione di stallo.
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