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Cronaca
24.04.2025 - 12:04
Foto di repertorio
Sciopero a oltranza per i giornalisti delle principali testate venete del Gruppo Nem – Il Mattino di Padova, La Nuova Venezia, La Tribuna di Treviso e Il Corriere delle Alpi – che hanno incrociato le penne in segno di protesta contro una scelta editoriale definita “gravissima”: l’omissione volontaria della notizia dell’omicidio-suicidio avvenuto a Lamon, nel Bellunese, dalle edizioni cartacee delle redazioni locali.
La denuncia arriva direttamente dal Comitato di redazione (Cdr), che in una nota parla senza mezzi termini di un atto di "censura editoriale" deciso “all’insaputa delle redazioni” e che, secondo i giornalisti, “ha compromesso la qualità del lavoro giornalistico” e, ancora peggio, “ha tradito la fiducia dei lettori”.
"È stata una scelta fatta in nome della prudenza, ma che si è rivelata sbagliata dal punto di vista giornalistico – scrive il Cdr –. Non solo la notizia è stata oscurata nelle edizioni venete, ma è apparsa con tutti i dettagli sulle altre testate del nostro stesso gruppo. Questo dimostra che il problema è strutturale e richiede un confronto serio."
Nel mirino anche il modo in cui è stata gestita la comunicazione interna: “Nel caso specifico, abbiamo rinunciato a fare il nostro mestiere di cronisti. Il rispetto per le persone coinvolte – soprattutto i minori – è imprescindibile, ma non si può confondere il rispetto con il silenzio. Tacerla significa abdicare ai doveri fondamentali dell’informazione”.
A sostenere i giornalisti è anche il Sindacato Giornalisti Veneto, che ha espresso piena solidarietà ai colleghi: “Uno sciopero sacrosanto per difendere il diritto-dovere di cronaca e la dignità professionale”.
Non si è fatta attendere la risposta del direttore del Gruppo Nem, Luca Ubaldeschi, che ha motivato la scelta con la necessità di “proteggere la sensibilità dei lettori” e con la circostanza, appresa solo negli ultimi minuti prima della chiusura delle edizioni cartacee, del coinvolgimento di un altro minore nella vicenda.
"Non c’è stata alcuna volontà di censurare – ha dichiarato Ubaldeschi –. La nostra linea è sempre stata quella di fare un’informazione rispettosa e rigorosa, come dimostrano anche i dati di lettura in crescita. In questo caso abbiamo optato per una forma di discrezione, non per omissione".
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