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Cronaca
30.04.2025 - 09:52
Livio Babetto
Un incidente drammatico che ha scosso l'intera comunità di Treviso. Il 17 dicembre 2022, Livio Babetto, 44enne camionista di Noale, è stato travolto e ucciso sulla Regionale 515 Noalese, a Quinto di Treviso, dopo un tamponamento provocato da un automobilista ubriaco, seguito da un altro tragico investimento. La vicenda arriva ora in tribunale, con l'apertura del processo il 29 aprile a carico di E.R., la ventisettenne di Badoere di Morgano accusata di omicidio stradale.
Quella fatale mattina, il camionista stava percorrendo la strada per raggiungere il suo camion, dopo essersi fermato a fare rifornimento in una stazione di servizio. Proprio quando stava per ripartire, la sua Opel Meriva è stata tamponata violentemente da un'auto che procedeva a oltre 100 km/h, il veicolo di G.B., un 31enne che non si è fermato per prestare soccorso. L'impatto ha scagliato la macchina del camionista fuori strada, facendola finire in un fossato. Nonostante le gravi ferite, Babetto è riuscito a scendere dall’abitacolo, ma è stato investito nuovamente da una seconda vettura, quella condotta da E.R., che non lo ha notato in tempo.
Il processo che si è aperto ieri vede la giovane di 27 anni accusata di aver causato la morte di Babetto a causa della sua negligenza, imprudenza e mancato rispetto delle norme di circolazione. La consulenza cinematica ha ricostruito nel dettaglio l’incidente, accertando che E.R. non avrebbe frenato, colpendo la Meriva con violenza e causando la morte immediata del camionista. Secondo le indagini, la conduttrice non avrebbe prestato attenzione ai segnali di pericolo, come il manto stradale bagnato e la visibilità limitata.
Nel frattempo, il conducente del primo veicolo, G.B., è stato accusato di fuga, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza. Dopo aver causato il primo tamponamento, ha proseguito la sua corsa senza fermarsi, arrivando a casa della madre a Zero Branco. Successivamente, è stato identificato dalla Polizia Stradale, con un tasso alcolemico di 1,04, superiore al limite consentito.
I familiari di Livio Babetto, assistiti dall'avvocato Andrea Piccoli, si sono costituiti parte civile nel processo contro la 27enne. Oltre alla causa penale, hanno intrapreso un’azione civile contro le compagnie assicurative delle auto coinvolte, per ottenere un risarcimento di un milione di euro, dato che le assicurazioni si sono rimpallate la responsabilità dell'incidente.
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