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Sicurezza del territorio
03.05.2025 - 15:15
immagine di repertorio
Nove cittadini stranieri irregolari e considerati socialmente pericolosi sono stati allontanati dal territorio nazionale in soli dieci giorni, tra il 23 aprile e il 2 maggio, su disposizione del Questore di Padova Marco Odorisio. L’operazione si inserisce nell’attività costante della Polizia di Stato di Padova per il contrasto all’immigrazione irregolare e alla criminalità.
I provvedimenti, che comprendono decreti di espulsione, ordini di allontanamento e accompagnamenti presso Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR), sono stati adottati nei confronti di soggetti con numerosi precedenti penali per reati di particolare gravità, come violenza sessuale, tentato omicidio, rapina aggravata, sequestro di persona, spaccio di droga, rissa, evasione, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia.
Tra i casi più rilevanti figura un 19enne tunisino, entrato in Italia nel 2024 con un permesso di soggiorno per minore età, poi scaduto. Il giovane, indagato per aver accoltellato tre cittadini albanesi, è stato ritenuto pericoloso e condotto al CPR di Gradisca d’Isonzo. Sempre il 23 aprile, un altro tunisino di 18 anni con precedenti per droga, rissa e resistenza a pubblico ufficiale ha ricevuto l’ordine di lasciare il territorio nazionale entro sette giorni.
Il 24 aprile, un 45enne marocchino, presente in Italia da prima del 1999 senza mai essersi regolarizzato, è stato espulso dopo essere stato scarcerato. A suo carico, una lunga serie di condanne, tra cui violenza sessuale e sequestro di persona. Nello stesso giorno, è stato accompagnato al CPR anche un 22enne tunisino, la cui domanda di protezione internazionale era stata rigettata.
Un 40enne algerino irregolare dal 2019, con precedenti per furto aggravato e ricettazione, ha ricevuto l’ordine di abbandonare l’Italia il 28 aprile. Il 29 aprile, altri due stranieri — un 50enne algerino e un 27enne tunisino con precedenti per tentato omicidio e violenza domestica — sono stati trasferiti al CPR.
Un 49enne marocchino, entrato in Italia prima del 1994 e con numerosi reati alle spalle, tra cui rapina e traffico di droga, è stato condotto presso il CPR di Bari. Il suo permesso di soggiorno per motivi familiari era stato revocato nel 2021 per motivi di pericolosità sociale.
Infine, un cittadino cinese di 46 anni, irregolare dal 2017, ha ricevuto un termine di 30 giorni per lasciare il territorio nazionale volontariamente. Era entrato in Italia nel 1996 e il suo permesso di soggiorno non era mai stato rinnovato.
L’operazione dimostra, secondo la Questura, l’impegno costante nel garantire la sicurezza del territorio e contrastare la permanenza di soggetti pericolosi e non regolari.
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