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Accoltellamento di Castelfranco

Castelfranco, tragedia nel parcheggio. Centenaro: "Tolleranza zero"

Il consigliere leghista Giulio Centenaro denuncia la tragedia di Castelfranco, chiedendo sanzioni pesanti per le baby gang

coltello

Immagine di repertorio

Dopo il tragico accoltellamento avvenuto a Castelfranco Veneto, dove un ragazzo rumeno è stato ucciso e un altro giovane trevigiano è rimasto ferito, interviene duramente il consigliere regionale veneto Giulio Centenaro, esponente della Lega – LV. Il politico padovano punta il dito contro quella che definisce una “presunta baby gang di origine magrebina”, sottolineando la necessità di una risposta politica forte e immediata.

“Credo sia arrivato il momento di dire basta al buonismo e al permissivismo con cui l’Italia ha affrontato questi problemi fino ad oggi. Bisogna dire ‘tolleranza zero’ senza tirare in ballo psicologi, disagio giovanile o altre scuse”, afferma Centenaro in una nota, chiedendo un cambiamento radicale nell’approccio alla delinquenza minorile.

Il consigliere denuncia un clima crescente di paura tra i giovani, che – secondo lui – si trovano a convivere con la minaccia costante di bande armate nei luoghi della movida. “I ragazzi ormai sanno chi sono questi soggetti, spesso armati di coltelli, e devono evitarli per non essere coinvolti in risse o aggressioni”, sostiene.

Centenaro propone una stretta contro il fenomeno delle baby gang, attraverso controlli mirati, pene più severe e il coinvolgimento delle famiglie. Va oltre, invocando la revoca della cittadinanza per chi delinque e la detenzione nei paesi d’origine. “Solo così – conclude – si potrà insegnare ad apprezzare davvero i vantaggi di vivere in Italia.”

L’episodio di Castelfranco ha riacceso il dibattito sull’integrazione, la sicurezza e la gestione del crimine giovanile, con il rischio che la tensione sociale aumenti di fronte a simili tragedie. Le indagini dei carabinieri sono tuttora in corso per fare chiarezza sulla dinamica e sui responsabili dell’aggressione.

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