Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Accoltellamento di Castelfranco

Castelfranco: il Sindaco commenta la tragedia del Playa Loca

Ospite a "Buongiorno Veneto" su Radio Veneto24, il sindaco ha espresso il suo sconcerto per l'accaduto

Stefano Marcon, Sindaco di Castelfranco

Stefano Marcon, Sindaco di Castelfranco

La tragica morte di un ventenne di Trebaseleghe, accoltellato lo scorso weekend da due giovani di origini maghrebine, ha scosso profondamente la comunità di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso. Ospite a "Buongiorno Veneto" su Radio Veneto24, il sindaco della cittadina, Stefano Marcon, ha espresso il suo sconcerto per l'accaduto e ha parlato delle difficoltà e delle sfide nell'affrontare situazioni così drammatiche.

In apertura, il sindaco Marcon ha sottolineato come, in qualità di padre, non riuscisse a comprendere un simile gesto di violenza. “Lo sconcerto è la parola giusta. Non ci sono giustificazioni per un fatto del genere, né tantomeno ci si aspetta che una tragedia del genere accada nella propria città,” ha dichiarato il primo cittadino. "Vedere che questi giovani viaggiano con coltelli in tasca, pronti a risolvere le loro divergenze con la violenza, è qualcosa che mi lascia senza parole. E purtroppo, non è solo Castelfranco ad essere colpita da eventi simili, ma è una piaga che sta affliggendo anche altre realtà italiane."

Il sindaco ha poi rivolto un pensiero alla famiglia del giovane ucciso, un dolore che difficilmente può essere descritto con parole: "Non so cosa stiano provando. Per un genitore, non c'è dolore peggiore che sopravvivere ai propri figli."

Castelfranco Veneto è una città di medie dimensioni che, pur godendo di una certa tranquillità, si trova ora a fare i conti con una violenza inaspettata. "È chiaro che questo episodio getta allarme, non solo per la sua brutalità, ma anche per il contesto che lo ha generato. Non possiamo fare altro che raccomandare la prudenza e chiedere a questi ragazzi di riflettere prima di scatenare violenze anche in situazioni di conflitto", ha spiegato il sindaco.

Castelfranco, come altre realtà, si sta confrontando con il fenomeno della movida giovanile e con le problematiche legate alla sicurezza. Marcon ha sottolineato gli sforzi compiuti dall'amministrazione comunale e dai gestori dei locali per garantire la sicurezza nei luoghi di ritrovo, come discoteche e bar. "Ci sono stati dei momenti di confronto con i locali della movida, e non è la prima volta che l'amministrazione interviene, ad esempio, su eventi come quelli con trapper, per evitare che vengano ospitati artisti che potrebbero fomentare comportamenti problematici."

L'episodio ha messo in luce anche l'importanza del lavoro delle forze dell'ordine, che si sono prontamente attivate per indagare e fermare i responsabili. "I carabinieri hanno svolto un lavoro egregio, lavorando fino a tarda notte per raccogliere tutte le prove e procedere agli arresti", ha raccontato Marcon. Tuttavia, ha ribadito, non si tratta di un fenomeno che può essere ridotto al solo disagio giovanile: "Ci sono ragazzi di vent'anni che girano con coltelli in tasca, è un problema culturale che dobbiamo affrontare seriamente."

Secondo il sindaco, la soluzione non sta solo nell'implementazione di misure di sicurezza, ma in un cambiamento culturale più profondo. "Dobbiamo lavorare tutti insieme, creare una rete che veda coinvolti genitori, scuole, istituzioni e realtà locali. Non possiamo più tollerare che questi episodi passino come parte della normalità", ha dichiarato con fermezza. Il sindaco ha anche aggiunto che è fondamentale evitare il "monologo" sulla sicurezza, in favore di un dialogo continuo e costruttivo tra tutte le parti coinvolte.

Castelfranco Veneto, come ha ricordato Marcon, è una città che non solo serve la propria comunità, ma anche un ampio comprensorio che include zone dell'alta padovana e del veneziano. La vicinanza con queste realtà, unita all'attrattiva della città, rende ancora più urgente un impegno comune per garantire la sicurezza e promuovere la cultura della non-violenza.

Infine, il sindaco ha concluso con un appello alla responsabilità collettiva: "Se non facciamo rete e non lavoriamo insieme per prevenire questi eventi, non riusciremo mai a fermare questo fenomeno. Il nostro impegno deve essere costante e condiviso."

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione