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Mogliano, morto per una diagnosi sbagliata: medico condannato a risarcire un milione di euro

Un artigiano stroncato da un'infezione non riconosciuta in tempo

medico

Foto di repertorio

Cosa accade quando un errore medico non viene corretto in tempo? Nel caso di un artigiano 39enne di Mogliano, la risposta è drammatica: una vita spezzata da una diagnosi mancata e da cure superficiali. A distanza di anni dalla tragedia, il tribunale ha pronunciato una sentenza esemplare: il medico curante, in servizio a Mestre, è stato condannato a versare un milione di euro alla famiglia della vittima per la sua condotta negligente.

Un'infezione ignorata, una vita perduta
L’uomo, nel pieno delle forze, si era rivolto al medico per una serie di sintomi che avrebbero richiesto indagini approfondite. Invece di disporre esami mirati, il sanitario si era limitato a prescrivere antidolorifici e cortisone, trascurando i segnali di un’infezione da stafilococco aureo, una patologia grave ma curabile se intercettata in tempo. L’errore si è rivelato fatale: il paziente è morto, e il caso è divenuto un simbolo.


Nel 2015, il giudice ha stabilito in modo inequivocabile la responsabilità del medico, condannandolo al pagamento immediato di un maxi risarcimento. Il verdetto non solo ha riconosciuto il danno morale e materiale causato alla famiglia, ma ha anche lanciato un messaggio chiaro al mondo sanitario: la trascuratezza non può trovare giustificazioni.

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