Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Sicurezza sul lavoro

Processo per la morte di Mattia Battistetti: «La gru non doveva passare lì»

Un consulente della difesa accusa: «Il tragitto della gru era stato indicato altrove, ma nessuno ha ascoltato»

Mattia Battistetti

Mattia Battistetti

Una testimonianza destinata a far discutere quella portata oggi, 12 maggio, davanti al tribunale nel processo sulla tragedia avvenuta nel cantiere di Montebelluna nell’aprile del 2021, costata la vita al 23enne Mattia Battistetti. A intervenire è stato un consulente tecnico chiamato dall’avvocato Alberto Mascotto, legale di Gabriele Sernagiotto, ingegnere e coordinatore della sicurezza nella fase esecutiva del cantiere dove avvenne l’incidente.

Secondo il perito, la gru da cui si staccò il carico mortale – 15 quintali di materiale edile che travolsero Mattia – non avrebbe mai dovuto passare sopra l’area dove si trovavano gli operai. Sernagiotto, sostiene la difesa, aveva stabilito che il tragitto della gru dovesse seguire un percorso più vicino agli edifici, lontano dalla zona di transito dei lavoratori. Una disposizione che, se rispettata, «avrebbe potuto evitare la tragedia», ha affermato il consulente.

L’incidente provocò anche il grave ferimento di Arben Shukolli, 33enne kosovaro, colpito alla schiena e a una gamba. Alla base del disastro, secondo quanto emerso dalle indagini, vi fu la rottura della spina che teneva legato il peso al gancio della gru, causando la caduta improvvisa del carico.

Sei le persone attualmente sotto processo, tutte accusate a vario titolo di omicidio colposo, lesioni personali colpose e violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione