Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Cronaca

Fatture false e riciclaggio, due arresti tra Parma e Verona: sequestri per 2 milioni di euro

Sei indagati, sequestrate cinque società e un immobile

GDF Vicenza lab Cinesi 002

Foto di repertorio

Un’operazione della Guardia di Finanza di Parma ha portato oggi, lunedì 19 maggio, all’arresto domiciliare di due uomini di origine calabrese, residenti rispettivamente nel parmense e nel veronese, accusati di far parte di un articolato sistema di frode fiscale.

L’inchiesta, che coinvolge sei persone in totale, ipotizza i reati di emissione e utilizzo di fatture false, riciclaggio, autoriciclaggio, bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Il giudice per le indagini preliminari ha disposto anche il sequestro di cinque società, considerate cartiere, un immobile del valore di 430mila euro e liquidità per circa 1,5 milioni di euro, ritenuti il frutto delle attività illecite.

Il sistema di frode

L’indagine è scaturita dal fallimento di una delle aziende coinvolte e ha svelato un meccanismo di false fatturazioni nel comparto dell’edilizia, con società sparse tra le province di Parma e Verona. La società capofila, formalmente l’unica operativa, si aggiudicava commesse per cantieri in Germania, ma gran parte delle attività venivano svolte da personale inquadrato da società fittizie.

I flussi di denaro, al netto degli stipendi, venivano trasferiti sui conti privati degli indagati, che li utilizzavano per fini personali, tra cui l’acquisto di immobili – come nel caso di una casa intestata al figlio di uno degli arrestati, ora sotto sequestro.

Le società cartiere – prive di sede, beni strumentali e con pesanti pendenze fiscali – operavano esclusivamente per creare operazioni contabili fittizie, finalizzate a ridurre il reddito imponibile del gruppo.

False fatture per 8 milioni

Secondo gli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Parma, dal 2019 ad oggi sarebbero state emesse fatture false per oltre 8 milioni di euro. Le indagini sono state supportate da intercettazioni telefoniche, analisi delle operazioni sospette e un attento tracciamento dei movimenti bancari.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione