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Scontro legale

Il Consiglio regionale del Veneto si schiera contro Galan nella battaglia sul vitalizio

L'ex presidente della Regione chiede che gli venga trattenuto solo un quinto del vitalizio da 5.400 euro lordi, ma il Consiglio decide di costituirsi in giudizio per difendere la posizione pubblica

Giancarlo Galan, ex presidente della Regione

Giancarlo Galan, ex presidente della Regione

Il Consiglio regionale del Veneto ha deliberato di opporsi ufficialmente alla richiesta avanzata da Giancarlo Galan, ex presidente della Regione, che intende riottenere una parte del proprio vitalizio mensile, attualmente interamente trattenuto. Galan, condannato a risarcire 5,8 milioni di euro nell’ambito di procedimenti legati a vicende giudiziarie, ha chiesto che venga trattenuto soltanto un quinto del vitalizio di circa 5.400 euro lordi.

Secondo quanto riportato da Il Gazzettino, il Consiglio regionale ha deciso di costituirsi in giudizio presso il tribunale di Venezia, pur essendo formalmente un “soggetto terzo pignorato”. La causa intentata da Galan coinvolge anche la Regione Veneto e l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, contro le quali l’ex governatore ha avviato un’azione per modificare le modalità di trattenuta dell’indennità.

La posizione del Consiglio è chiara: difendere l’integrità delle istituzioni e il principio secondo cui chi è stato condannato per danni erariali gravi debba contribuire al risarcimento attraverso tutti i canali possibili, incluso il vitalizio. La battaglia legale si preannuncia lunga e potrebbe avere implicazioni anche su altri casi simili in futuro.

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