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Allarme nelle farmacie vicentine: boom di ricette false per ottenere farmaci stupefacenti

Quasi 40 casi da inizio anno

Allarme nelle farmacie vicentine: boom di ricette false per ottenere farmaci stupefacenti

Foto di repertorio

Un fenomeno in preoccupante ascesa sta interessando le farmacie della provincia di Vicenza: quasi 40 casi dall’inizio del 2025 di persone che si sono presentate al banco con ricette false o fotocopiate, nel tentativo di ottenere illegalmente farmaci stupefacenti. Praticamente quasi due episodi a settimana. A lanciare l’allarme è Federfarma Vicenza, che invita farmacisti e operatori a tenere alta la guardia.

Nel mirino, in particolare, alcune categorie di medicinali ad alto rischio di abuso: benzodiazepine (impiegate come ansiolitici o ipnotici), ma anche potenti antidolorifici oppioidi come fentanyl, ossicodone e tramadolo.

Le tecniche dei truffatori

Le modalità di falsificazione sono sempre più raffinate: ricette fotocopiate o digitalmente alterate, intestate a medici veri ma ignari, oppure con firme falsificate. In alcuni casi, i farmacisti si sono accorti del raggiro solo grazie a dettagli minimi, come l’assenza di pressione della penna sulla carta o nomi sospetti controllati nei database interni.

Un rischio per la salute pubblica

Oltre al danno economico e alla truffa in sé, preoccupa soprattutto il risvolto sanitario e sociale: questi farmaci, se assunti senza controllo medico, possono creare dipendenza, causare gravi effetti collaterali o essere rivenduti illegalmente.

Federfarma invita i farmacisti a denunciare ogni tentativo sospetto alle autorità sanitarie e di pubblica sicurezza, collaborando con l’Ordine dei Medici e le forze dell’ordine per arginare il fenomeno.

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