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Crisi penitenziaria

Sovraffollamento e condizioni critiche all’Istituto Penale per Minorenni di Treviso: la Fns Cisl Belluno Treviso chiede interventi immediati

Dopo la riapertura nel luglio 2023, la struttura continua a ospitare il doppio dei ragazzi rispetto alla capienza prevista, con gravi ripercussioni sul personale di Polizia Penitenziaria e sul percorso rieducativo dei giovani detenuti

Il carcere minorile di Treviso

Il carcere minorile di Treviso

La Federazione Nazionale della Sicurezza della Cisl Belluno Treviso ha lanciato un forte allarme sulle condizioni dell’Istituto Penale per Minorenni di Treviso, che dopo 15 mesi di chiusura dovuti a gravi danneggiamenti, è tornato operativo nel luglio 2023. Tuttavia, la situazione nella struttura si è rapidamente deteriorata, soprattutto per il personale di Polizia Penitenziaria che vi opera quotidianamente.

Secondo Robert Da Re, segretario generale della Fns Cisl Belluno Treviso, la struttura ospita costantemente un numero di minori detenuti pari al doppio della capienza prevista, senza possibilità di differenziare i ragazzi per età, gravità dei reati o comportamento, a causa della mancanza di spazi adeguati. “Questa condizione è insostenibile – spiega Da Re – mette a rischio la sicurezza degli agenti e compromette l’efficacia della funzione rieducativa della pena”.

Il personale è sottoposto a pressioni elevatissime, dovendo gestire eventi critici, turni straordinari anche notturni, e fare i conti con una carenza cronica di organico, spesso rinunciando ai propri diritti contrattuali. “Si tratta di uomini e donne che lavorano in condizioni logoranti, con rischi concreti per la loro salute fisica e mentale”, continua Da Re, “una situazione che non si può più ignorare, perché mina anche i principi fondamentali del sistema penitenziario minorile”.

A testimonianza della gravità della situazione, nei giorni scorsi alcuni minori hanno appiccato il fuoco a della biancheria all’interno della struttura, causando momenti di panico e pericolo. Solo l’intervento tempestivo e professionale del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. La Fns Cisl esprime solidarietà agli agenti, alcuni dei quali hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso.

La Fns Cisl Belluno Treviso ribadisce la necessità di interventi urgenti da parte dell’Amministrazione Penitenziaria, chiedendo di ridurre il sovraffollamento, adeguare gli spazi e mettere il personale nelle condizioni di operare in sicurezza, con strumenti e risorse adeguate. “Senza un cambiamento immediato – conclude Da Re – sarà impossibile garantire un percorso di detenzione che sia realmente un’occasione di riscatto per i giovani e un ambiente di lavoro dignitoso per chi ogni giorno garantisce ordine e sicurezza”.

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